giovedì,Aprile 25 2024

La protesta dei precari di Vibo: «La nostra dignità calpestata» – Video

Ancora in attesa di essere stabilizzati i 67 precari della ex legge regionale 15 che sono tornati a rivendicare il diritto al lavoro

La protesta dei precari di Vibo: «La nostra dignità calpestata» – Video
La protesta dei precari della ex legge regionale 15

«Non siamo nessuno, né per la politica, né per il sindacato, non siamo nessuno…», ripete Fortunato Greco, precario da 22 anni. Per diversi anni ha lavorato al comune di Vibo Valentia in attesa di una stabilizzazione che doveva avvenire il primo gennaio. Un sogno atteso da una vita, la cui prospettiva però lascia l’amaro in bocca. Il contratto annunciato prevede infatti solo 14 ore settimanali : «È una miseria per un padre di famiglia che deve pagare le bollette, che deve fare la spesa e che deve mandare avanti una famiglia. La nostra dignità è stata calpestata», dice amareggiato. [Continua in basso]

Protesta davanti alla Prefettura di Vibo Valentia. E non è il solo. Accanto a lui, un nutrito gruppo dei precari della ex legge regionale 15 che dal 31 dicembre scorso hanno cessato la loro attività in attesa di essere finalmente stabilizzati. Ma quella chiamata non è ancora arrivata e così stamattina si sono presentati davanti all’Ufficio territoriale di Governo per richiamare l’attenzione delle autorità preposte su un problema che si trascina da troppi anni. Puntano il dito contro i sindacati, ma anche contro la politica che a loro avviso li avrebbero abbandonati in questa battaglia per il riconoscimento di un diritto acquisito: il diritto al lavoro. «Siamo 67 famiglie senza salario e senza alcuna garanzia. Chi ci difende?» esclama Valerio Lo Mastro, pure lui con 20 anni di incertezze lavorative alle spalle. Alla mobilitazione anche Nazzareno Cichello, nel limbo del precariato da 22 anni. Ha lavorato all’Asp al servizio vaccinazioni: «Ci avevano assicurato che dal primo gennaio saremmo stati stabilizzati, ma ad oggi niente. Almeno ci dicano di fare la domanda di disoccupazione, così da potere avere un sussidio». Carico di amarezza e delusione l’appello che Nunzio Zinnà, 57 anni, precario da 22 e fino allo scorso mese dislocato all’ufficio tecnico del comune di Rombiolo. Si rivolge direttamente al Presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Se lei ascolta questa intervista signor Presidente, almeno non ci distrugga il sogno di una vecchiaia tranquilla. Siamo esasperati – conclude – ci aiuti»

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