Turismo nel Vibonese, tra passi in avanti e i servizi da migliorare. Saeli: «Si punti sulla qualità»
Dai percorsi per destagionalizzare i flussi turistici alla promozione dei territori, passando per gli aspetti su cui serve maggiore attenzione come il tema della viabilità e depurazione. L’analisi del presidente di Ente promozione Calabria: «Territorio ricchissimo e in crescita nonostante l’insistenza di criticità»
È un territorio dalla doppia medaglia. Da un lato, testimonianze archeologiche e storiche degne di una terra millenaria, dall’altro problemi atavici che rischiano di frenare il turismo e il rifiorire dell’economia locale. Vibo e la sua provincia, con un litorale costellato da spiagge da sogno e un entroterra ricco di boschi, offre al visitatore una variegata rosa di possibilità di soggiorno. I passi in avanti, i servizi da migliorare, sono stati al centro di un confronto con Luigi Saeli, presidente Ente promozione Calabria: «I punti di forza -spiega-sono sicuramente i monumenti, il Museo archeologico di Vibo che in questi anni ha implementato le visite. Altro gioiello è rappresentato dal Parco archeologico di località Cofino che è stato ripristinato. Da quanto finora emerso, si sta lavorando sul coordinamento con il Museo per una più efficace gestione che coinvolga anche il castello di Bivona». La provincia vanta centri di eccellenza impareggiabili: «Anche il centro storico di Vibo merita di essere visitato e di essere valorizzato al meglio». E poi, trainanti attrattori turistici vengono rappresentati da «Tropea, indiscussa regina del Tirreno, le grotte e il paese di Zungri». Da apprezzare il gran lavoro portato avanti per «la riscoperta di Mileto, meravigliosa capitale normanna e poi a Soriano con il Museo dei marmi e quello dedicato al terremoto». Altro tassello riguarda Pizzo: «Offre mare e cultura allo stesso tempo. Basti pensare alle sue spiagge e al suggestivo sito di Piedigrotta e del Castello Murat». E poi Serra San Bruno «con la Certosa, il Museo e il parco naturale delle Serre, un vero e proprio patrimonio naturalistico da proteggere». Sottolineato l’impegno delle amministrazioni e anche delle associazioni e Pro loco che in sinergia «permettono una maggiore offerta dei servizi». Così come l’impegno delle strutture ricettive che, investendo nel comprensorio in maniera sana, assicurano lavoro.
Destagionalizzazione
Il presidente Saeli vede in bicchiere mezzo pieno: «Sarebbe ingiusto criticare le amministrazioni locali anche perché in tanti contesti, si opera con grandi difficoltà. E come associazione notiamo l’impegno dei Comuni per fornire servizi turistici all’altezza delle richieste dei visitatori. In più ci sono alcuni esempi, come Tropea o anche Nicotera o Serra San Bruno, dove si sta lavorando molto bene anche nel periodo invernale. Si cerca di destagionalizzare e tutto questo è un piccolo ma significativo cambio di passo in un contesto territoriale che presenta lacune persistenti». Vibo «è una provincia in crescita, basti pensare ai percorsi turistici con guide specializzate oppure agli itinerari alla scoperta delle eccellenze dell’enogastronomia e della cultura-storia locale che vengono proposti e anche molto apprezzati dai villeggianti e dagli stessi residenti».
I temi delle infrastrutture
Sugli aspetti da migliorare, il responsabile di “Ente promozione Calabria” sottolinea la questione infrastrutture: «Sicuramente la viabilità, ma anche in tale settore, abbiamo notato che i Comuni mantengono alta l’attenzione sulle necessità di intervento, sulle manutenzioni e sulle esigenze di ammodernamento. In tutto questo, per i collegamenti tra entroterra e zone costiere, miglioramenti rispetto ad anni fa ce ne sono stati». In merito al trasporto pubblico: «C’è una positiva collaborazione tra Regione Calabria e Ferrovie nonché con i privati per cercare di aumentare i servizi e i collegamenti. Calabria straordinario ha investito molto». Tra gli esempi, “il treno degli dei”, con convogli storici, che unisce Paola a Reggio Calabria passando per Tropea con itinerari turistici e fino a sette corse programmate nel mese di agosto.
Il turismo di qualità
Quello che emerge è un piccolo ma significativo cambio di rotta: «Si è compreso che la strada giusta è quella della promozione dei centri storici, dei punti culturali di rilievo. Pubblico e privato si stanno attuando per rendere fruibili e accessibili le eccellenze del nostro territorio». Per rendere concretizzabile tutto questo si necessità di operatori preparati: «Per questo da alcuni anni a questa parte, si punta molto sui corsi per le specializzazioni in ambito turistico. La qualità parte inevitabilmente dalle persone che accolgono il turista. Personale qualificato e attento alle esigenze del cliente è alla base di un servizio di qualità. A questo si aggiunge le strutture, il loro costante miglioramento e ordinaria manutenzione».
Il lavoro di “Ente promozione Calabria”
In tale direzione si muove “Ente promozione Calabria”: «Stiamo attuando vari tour per far conoscere quanto di bello la provincia di Vibo e la nostra terra in generale offrono. Fondamentale è l’incremento e la distribuzione dei flussi turistici, possibile attraverso una proficua collaborazione con tour operator nazionali e internazionali. Il villeggiante ricerca il giusto equilibrio tra qualità e prezzo ma anche di divertirsi, visitare luoghi. In tanti restano meravigliati e positivamente sorpresi dalla bellezza della nostra terra». Sul futuro dei beni culturali di Vibo e provincia non ci sono dubbi: «Il futuro è presente. Si va via via migliorando e non è un dato da sottovalutare». Intanto il lavoro del sodalizio procede con l’ulteriore messa in campo di servizi: «Durante la stagione estiva abbiamo attivato il numero info Calabria che serve per segnalazioni di mare sporco, luoghi da visitare e tutto ciò che possa servire alle strutture ricettive ed ai turisti come assistenza per il territorio. In più stiamo programmando serie di tour regionali a promozione dei luoghi d’interesse nelle varie strutture della costa e entroterra».
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