sabato,Aprile 27 2024

Unindustria Calabria, Demetrio Crucitti e Domenico Maduli al vertice della Sezione editoria

Il direttore della sede Rai Calabria e l’editore del network LaC s’insediano rispettivamente nel ruolo di presidente e vicepresidente: «Sinergia pubblico-privato per il rilancio della comunicazione istituzionale»

Unindustria Calabria, Demetrio Crucitti e Domenico Maduli al vertice della Sezione editoria

Demetrio Crucitti, attuale direttore della sede Rai della Calabria, è il nuovo presidente della Sezione cartaria, editoria e comunicazione di Unindustria Calabria. A sancirlo, il primo consiglio direttivo del recentissimo organismo nato nella casa regionale di Confindustria: lo stesso che ha assegnato la vicepresidenza all’editore del Network LaC e presidente del Gruppo Pubbliemme, Domenico Maduli. «La Sezione – ha dichiarato il neo-presidente – si occupa di ambiti importanti, dalla comunicazione all’editoria ed ai servizi connessi. La pervasività con altri settori è orizzontale, specie sui versanti del turismo e dell’agroalimentare. Raccontare insieme il territorio deve costituire un valore aggiunto per la Calabria: per questo abbiamo condiviso con i colleghi un programma articolato tra iniziative ed attività di approfondimento». Sulla felice convergenza tra pubblico e privato, ha insistito invece il vicepresidente Maduli, ravvedendo nella particolare composizione dell’organismo di rappresentanza l’auspicio per il rilancio definitivo della comunicazione istituzionale nella nostra regione.

Il Consiglio della Sezione editoria di Unindustria Calabria

«La compresenza al vertice di un uomo Rai quale Crucitti, e del sottoscritto, espressione di un network privato e crossmediale – ha dichiarato all’indomani della nomina -, è stata fortemente voluta ed ha l’obiettivo di andare a costituire la piattaforma per il rilancio definitivo dell’informazione istituzionale. Le vicissitudini che da anni affliggono la Calabria – ha proseguito il vicepresidente – hanno minato il dialogo tra le parti sociali ed indebolito enormemente la comunicazione dalle pubbliche amministrazioni al cittadino: quella stessa comunicazione che, lo ricordiamo, la legge 150 non solo legittimava, ma anzi rendeva obbligo istituzionale e vero e proprio servizio». E ancora: «Se il pubblico viene meno al servizio – ha proseguito l’editore – spetta come in tal caso alla sinergia tra i maggiori stakeholders, sotto l’egida di Unindustria, adoperarsi per indicare strumenti, progetti, visione ed azioni miranti a bypassare ed archiviare definitivamente questa fragilità. In quest’ottica, va intesa la definizione di vertici e obiettivi della nostra commissione, destinata ad attivare tavoli di lavoro dove si parlerà essenzialmente di Regione, istituzioni e pubblica amministrazione». La riunione del direttivo, tenutasi nella sede Rai di Cosenza venerdì scorso, presieduta dal padrone di casa Crucitti e tenuta a battesimo da Rosario Branda, direttore di Unindustria Calabria, ha confermato anche la definizione del Consiglio, composto da Andrea Abramo, Adele Bonaro, Malaga Calvea, Paolo Falzea, Salvatore Gaetano, Giampaolo Latella e Marco Rubbettino.

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