Bandi per il sociale, nuovo affondo contro la maggioranza: «Gravi vizi»

Non si placano le polemiche sui bandi del Pon inclusione per il sostegno alle famiglie bisognose e con al loro interno bambini diversamente abili. L’argomento è stato trattato anche ieri nel corso del consiglio comunale, con un’interrogazione presentata da Marco Miceli, capogruppo di Vibo democratica. Ed oggi interviene anche il vicecapogruppo, Laura Pugliese, che spiega: «Apprendiamo che le assunzioni degli educatori già previste nel bando per il periodo cha va dal 1 giugno al 31 dicembre 2020, partiranno dal mese di settembre e saranno prorogate oltre il 31 dicembre a copertura dell’anno scolastico 2020/2021. Tanto, in virtù di una proroga derivante dal lockdown. Le diverse forze dell’opposizione – evidenzia la Pugliese – avevano già ampiamente invocato il ritiro di questo e degli altri due bandi ricadenti nell’ambito del Pon Inclusione, sicché potessero essere reimpostati e reinterpreti, in maniera tale da rendere le previsioni in esso contenute, non solo attinenti e coerenti con la realtà concreta, ma soprattutto legittime e coerenti con le finalità del finanziamento. A fronte della sordità di un’amministrazione sempre più arroccata su sé stessa, ci si sarebbe aspettati perlomeno l’espunzione di quei profili fortemente contrastanti con il contenuto del capitolato d’appalto e rispetto ai quali non sono pervenute, a tutt’oggi, precise risposte e, soprattutto, provvedimenti incisivi. Continua, infatti, a rimanere inalterata la previsione, di cui all’articolo 11, che riconosce in capo all’Ufficio di Piano la discrezionalità di scegliersi e riservarsi a sua disposizione due delle figure professionali, facultando, altresì, il medesimo Ufficio di variarne il numero in base alle esigenze specifiche e temporanee dell’Ufficio. Tutto ciò si appalesa assolutamente contraddittorio con il capitolato speciale d’appalto, che sempre all’articolo 11, nell’individuare le competenze del coordinatore del progetto, assegna a quest’ultimo, tra le altre, proprio quella di predisporre l’organizzazione del servizio e programmare l’attività di lavoro del personale educativo. Le rassicurazioni che provengono dall’amministrazione, senza un concreto atto di espunzione di queste previsioni, non sono sufficienti a superare il grave vizio derivante dall’attribuzione di un potere all’Ufficio di Piano che finisce per invadere competenze già riconosciute alla figura del coordinatore dal medesimo capitolato. Come opposizione vigileremo affinché le risorse pubbliche destinate ai cittadini più svantaggiati, vengano completamente ad essere impiegate per tali finalità e non per sopperire alle carenze d’organico degli uffici».

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