«Leggiamo sui giornali la replica del consigliere di minoranza al Comune di Sant’Onofrio Salvatore Bulzomì infarcita come al solito di affermazioni ancora da campagna elettorale. Probabilmente è già in pista per i prossimi appuntamenti, ma certo, anche in questa occasione, offre un modesto contributo alla vita politica e amministrativa santonofrese allorquando punta a preferire la denigrazione alla critica». È questo l’attacco della reazione del sindaco di Sant’Onofrio Onofrio Maragò all’intervento del consigliere Bulzomì che aveva stigmatizzato, a sua volta, le parole sul sindaco pronunciate in vista dell’approvazione del Bilancio di previsione con le quali ventilava, stanti le difficoltà economiche patite dal Comune, un rischio dissesto finanziario.
Per Maragò, tuttavia, «parlare di “raggiro inaudito e offensivo” e additarlo agli attuali amministratori è oltremodo insopportabile oltre che ingeneroso, mentre continua imperterrito a proferire affermazioni prive di fondamento e fuori contesto, e nel corso di questi due anni si è distinto per l’assenza in attività a favore della collettività e della comunità. Il ruolo di amministratore, anche se di minoranza, impone l’assunzione di responsabilità nel momento in cui bisogna assumere decisioni che incidono nella vita amministrativa attuale e futura. Questa Amministrazione sta dimostrando – asserisce il sindaco -, nei fatti, di assumersi fino in fondo le responsabilità che si richiedono. La stessa cosa non può dirsi per il consigliere Bulzomì, già vicesindaco alla Città di Vibo Valentia che, proprio nel corso di tale suo incarico, ha dovuto dichiarare il dissesto finanziario con tutto quello che ne è conseguito. Ora a Sant’Onofrio, nelle vesti di consigliere di minoranza, il consigliere Bulzomì si erge ad esperto inquisitore prendendo dal suo vocabolario di politico di lungo corso termini da competizione elettorale. Stia sereno e soprattutto non confonda le cose, non intorbidisca le acque».
E, ancora: «Dispiace poi dover replicare al giudizio del consigliere di minoranza Bulzomì che definisce “risibili le affermazioni del sindaco” in merito alla situazione finanziaria. Ci spieghi in che cosa hanno portato ilarità e hanno ispirato il suo sorriso. Ride forse delle criticità che sono state portate all’attenzione dei cittadini o si bea delle difficoltà che questa Amministrazione quotidianamente sta affrontando, mentre lui si interroga, si indigna, sorride e scrive comunicati stampa. Rilegga l’articolo di stampa nel quale compare il suo pensiero e noterà che nella prima parte dell’articolo si evidenziano cifre indisponibili per l’Ente, in forza dell’armonizzazione del bilancio, che corrispondono ai risparmi conseguiti. Nel caso in cui necessitino ulteriori chiarimenti e per rispondere alle sue certe interrogazioni c’è sempre il consiglio comunale già convocato. Nel frattempo è necessario ribadire che questa Amministrazione è impegnata in un processo di razionalizzazione che sta portando buoni risultati (vedi gli obiettivi della raccolta differenziata) nonché a sopperire alle tante criticità che giornalmente si presentano, ma ancora di più è impegnata a evitare le conseguenze di un futuro dissesto finanziario che nessun Comune oggigiorno può escludere ma che per ora non è in vista, nonostante i nefasti presagi di alcuni che certamente non hanno a cuore “il bene del paese”. Chiariamo ancora una volta la questione eccedenze, repetita iuvant. Sei unità di personale su 23 in forza negli uffici comunali dimostrano di avere alla data di dicembre 2016 i requisiti per andare in pensione sulla base di criteri che, per legge, consentono di superare il blocco imposto per motivi di bilancio pubblico. Queste sei unità in caso diverso avrebbero dovuto attendere dai quattro ai sei anni ancora per accedere alla pensione».
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