sabato,Aprile 20 2024

Città senz’acqua, Tucci (M5S): «Comune di Vibo assente sul problema»

Mentre nel capoluogo e in molti centri del Vibonese persistono i disagi per un guasto alla rete idrica il parlamentare pentastellato richiama l’Amministrazione alle sue responsabilità: «Avrebbe dovuto informare i cittadini»

Città senz’acqua, Tucci (M5S): «Comune di Vibo assente sul problema»
Vibo Valentia

«Gli anni passano inesorabili, ma i problemi restano, sempre gli stessi, senza alcuna risoluzione e perennemente a scapito dell’utenza finale. L’ultimo dei problemi in ordine temporale è stato la mancanza d’acqua protrattasi per più giorni nel centro abitato di Vibo. La penuria, a quanto si apprende, sembra esser stata causata dalla rottura di una condotta gestita dalla Sorical. Inevitabili i disagi patiti dalla popolazione e i danni economici inferti a molte attività commerciali, costrette a chiudere i battenti per “mancanza d’acqua”».

Sono proseguite per tutta la giornata di ieri le problematiche legate al guasto che ha interessato una condotta della Sorical ingenerando una grave carenza idrica in città a Vibo e in diversi comuni della Provincia. Sulla questione interviene ora il deputato del Movimento 5 stelle Riccardo Tucci il quale richiama alle sue responsabilità il Comune capoluogo. «Non è esente da colpe, nel bilancio della vicenda – sostiene il deputato -, l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Elio Costa. Sia il sindaco, sia la Giunta sebbene sapessero del guasto alla tubatura, nulla hanno comunicato alla cittadinanza, forse perché troppo presi a sedare e a puntellare la schizofrenica maggioranza che portano in dote. Con la comunicazione del guasto, qualcuno avrebbe, perlomeno, consumato il prezioso liquido con maggiore parsimonia e oculatezza. Al momento, secondo quanto si apprende, la carenza d’acqua persiste in molte zone della città».

Sul tema dell’acqua, nei prossimi giorni, il Meetup locale “Vibonesi in MoVimento” presenterà all’amministrazione comunale una proposta del M5S che «sottrae la gestione del sistema integrato idrico ai privati per affidarlo, con tutta una serie di accorgimenti, al pubblico. Forse così potremo mettere la parola fine all’annoso problema della carenza idrica in città e ribadire, una volta per tutte, che l’acqua è un bene pubblico essenziale, e come tale, da sottrarre a qualsiasi logica di mercato».

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