giovedì,Aprile 18 2024

Cutrì non si dimette, ma le tensioni restano

Rientrato il forfait volontario dell’assessore ai Fondi europei della giunta Costa. Le sue affermazioni sull’apparato burocratico hanno però fatto infuriare il sindaco. Che l’ha redarguito: «Se sa denunci».

Cutrì non si dimette, ma le tensioni restano

Non accenna ad allentarsi la tensione tutta interna alla giunta comunale di Vibo Valentia sulla scia del “caso Cutrì”, ovvero le indiscrezioni che davano per certe le dimissioni dell’attuale assessore ai Fondi europei a causa di intervenuti disguidi con il sindaco Elio Costa e con una parte dell’apparato burocratico comunale.

Se l’ipotesi sul forfait volontario dell’assessore può dirsi praticamente rientrata dopo la smentita e i chiarimenti offerti dall’interessato, non si può tuttavia ancora parlare di una vera e propria schiarita nella vicenda, visti i nuovi elementi che si sono aggiunti al dibattito pubblico.

Intanto la replica piccata di Cutrì che, nel chiarire il suo presunto interessamento nella vicenda relativa alla gestione del Valentianum e fonte di un potenziale conflitto d’interesse (questione poi rientrata anche sulla base delle rassicurazioni offerte dal sindaco), ha affermato di non volersi dimettere e che, eventualmente, avrebbe dovuto essere sfiduciato direttamente da Costa. Poi, perché restano al centro della discussione le affermazioni di Cutrì relative al ruolo dell’apparato burocratico comunale definito, tra le altre cose, alla stregua di uno strumento di «lucida contrapposizione alla crescita della città». A ciò si sono aggiunti i pesanti rilievi sulla gestione delle piattaforme informatiche comunali affidate a soggetti esterni vicini, a suo dire, a membri dell’apparato burocratico.

Accuse pesanti e affermazioni che il sindaco Costa ha dimostrato di non gradire affatto, sbottando: «se Cutrì sa di rapporti di parentela parli, anzi denunci il tutto alla Procura della Repubblica piuttosto che sfogarsi sulla stampa». Un nuovo tormentato capitolo dunque, caratterizzato da forti tensioni, della complicata prima fase di consiliatura per un’amministrazione Costa già provata dalle dimissioni dell’assessore all’Ambiente Vincenzo De Filippis il quale, benché abbia motivato la sua scelta per ragioni personali, non ha mai fatto mistero delle difficoltà riscontrate nei rapporti con la macchina burocratica dell’Ente.

Aspetto, quello relativo all’“apparato”, più volte affrontato dal candidato Costa in campagna elettorale ma evidentemente non ancora sviscerato appieno, tanto che i recenti eventi stanno mettendo a nudo tutta la fragilità dell’amministrazione sul piano amministrativo e soprattutto politico.

s. m.

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