mercoledì,Aprile 24 2024

Fratelli d’Italia nella bufera, a Vibo scoppia il “caso La Grotta”

Il partito si pone all’opposizione del sindaco Costa ma imbarca una esponente della sua maggioranza. Lei difende la sua posizione ma è muro contro muro tra i coordinamenti cittadino e provinciale: «Scelta scellerata tesserarla»

Fratelli d’Italia nella bufera, a Vibo scoppia il “caso La Grotta”

È scontro frontale all’interno di Fratelli d’Italia a Vibo dopo l’adesione al partito della candidata a consigliere provinciale con la lista “Rinascita vibonese” Maria Rosaria La Grotta, consigliere comunale a Palazzo Luigi Razza, già nell’orbita del gruppo del consigliere regionale Vincenzo Pasqua. Il partito, infatti, si pone all’opposizione della maggioranza guidata dal sindaco Elio Costa della quale fa parte a pieno titolo la stessa La Grotta. Inevitabile quindi il corto circuito, tanto più che la diretta interessata ha tenuto a precisare che resterà fedele allo schieramento. «La mia adesione al progetto politico di Fratelli d’Italia – ha detto a chiare lettere – per quanto mi riguarda non produrrà alcuna conseguenza negli equilibri in seno al consiglio comunale di Vibo. È, infatti, mia intenzione continuare a sostenere il sindaco in maniera leale (cosa che tra l’altro ho sempre fatto) tenendo fede agli impegni assunti coi i miei elettori al momento del voto. Così come è mia intenzione mantenere inalterati gli attuali assetti politici a cominciare dalla composizione della Giunta per finire all’accordo sull’elezione (attesa da ormai troppo tempo) del presidente del Consiglio. È giusto chiarire che questa lealtà dovrà riguardare tutti gli attori coinvolti e quindi se qualcuno pensa di voler strumentalizzare il mio “passaggio” per stravolgere la maggioranza consiliare modificando gli attuali equilibri allora tutto potrà succedere. Se, subito dopo le provinciali – avverte la La Grotta -, gli attuali sostenitori del sindaco non manterranno la schiena dritta riaprendo velatamente e/o palesemente le porte della maggioranza a quanti formalmente si proclamano opposizione, dimostrando in tale ipotesi alla città intera che evidentemente sussiste un accordo di basso profilo per “mandare anticipatamente a casa il sindaco “, mi troverò costretta a rivedere la mia attuale posizione perché simili “azioni” non avverranno di certo con la mia compiacenza ma semmai con quella di qualcun altro».

Parole che hanno suscitato la ferma presa di posizione del comitato cittadino di Fratelli d’Italia, guidato da Raffaele Anello, che definisce «una scelta scellerata averla tesserata». Nel mirino proprio la posizione assunta dal consigliere comunale: «Questa sua decisione presa in ossequio al patto siglato con i suoi elettori ci porta a chiederci, di quali elettori stia parlando: della lista la Città che vorrei? O del gruppo consiliare Vibo Civica? – scrive il coordinamento -. Certamente si rispetta il proprio elettorato quando con un salto mortale carpiato si balza dalla lista del candidato a sindaco Costa in un gruppo di propria costituzione Vibo Civica, per poi quasi pretendere, in maniera comica, subito dopo un assessorato. Perché non chiedere l’Ambiente o i Lavori pubblici invece di limitarsi a prendere qualsiasi assessorato, dimostrando solo ed esclusivamente la bramosia di potere che, occorre ammetterlo, la pervade. E’ questa la lealtà nei confronti dei propri elettori e sicuramente è questa la lealtà nei confronti del sindaco della città così orgogliosamente sbandierata?».

Prosegue piccata la replica: «Non accettiamo alcuna lezione di lealtà da parte di nessuno tantomeno da chi dimostra di adoperare bene la politica dei tornelli e delle porte girevoli. Transitare da una lista civica senza alcun riferimento gerarchico a cui rispondere ad un partito che ha le sue regole da rispettare ed i suoi superiori da notiziare non è cosa facile. Soprattutto il nostro, piccolo certamente, ma ben strutturato e ramificato con una leadership dura e granitica. Consigliere – si aggiunge -, noi non abbiamo alcun accordo con nessun teso a far cadere l’Amministrazione Costa perché non avevamo e non abbiamo alcun consigliere in seno all’assise  cittadina insieme al quale tessere la tela alle spalle dell’Amministrazione. Non sono giochini che ci caratterizzano questi e di alchimie politiche di basso livello ne ha guarda caso parlato solo lei, dandosi la zappa sui piedi. Non son cose che ci appartengono, mi spiace e glielo stiamo dimostrando. I nostri consiglieri li andiamo a chiedere alle gente e se ne meritiamo li porteremo in Consiglio, ma siamo molto fiduciosi al riguardo. Non si preoccupi e dorma sonni tranquilli, non useremo lei per provare far cadere l’Amministrazione Costa semplicemente perché per come ribadito appena sopra non riconosciamo alcun consigliere di Fratelli d’Italia. La nostra opposizione è sempre stata forte, pungente, ma leale, rispettando i ruoli e la dignità delle persone, ma quando questi requisiti non li vediamo rivolti alle nostre persone gli effetti son questi. A far cadere l’Amministrazione Costa ci dovranno pensare altri, capiamo che sia una responsabilità enorme, ma se non si ha il coraggio di farlo, non si può scaricare la responsabilità su altri». 

Ce ne sono poi anche per il coordinatore provinciale Antonello Fuscà. «Se Lei decide di rivedere la sua posizione perché perplessa o spiazzata da questa reazione veemente non è a noi che deve rivolgersi, ma a chi ha promosso e maldestramente portato avanti tale iniziativa, sia questo fuori e dentro il partito. Probabilmente tutto questo ne scaturisce dall’iniziativa personale del coordinatore  provinciale di Fratelli d’Italia che non solo non ha coinvolto gli organi di partito territoriali competenti, ma avrà male informato la stessa La Grotta sulla linea politica del partito in seno a Palazzo Razza. Giochino che non è riuscito, mi spiace. Le auguriamo di portare avanti e con successo la sua azione politica in favore della maggioranza, ma se lo farà sotto il nostro simbolo si ricordi che lei per noi non conta nulla e che la nostra azione sarà ancora più attenta e pungente».

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