venerdì,Aprile 19 2024

Comunali a Vibo, esplode il dissenso nella Lega

La Gelanzè attacca la scelta del partito di entrare in coalizione «con chi ha amministrato la città in maniera disastrosa»

Comunali a Vibo, esplode il dissenso nella Lega
Al centro la Gelanzè e Piserà

Si preannuncia scoppiettante l’assemblea pubblica convocata dal coordinamento cittadino della Lega a Vibo Valentia per oggi alle 17.30 su corso Vittorio Emanuele III. I salviniani vibonesi chiamano a raccolta militanti e simpatizzanti per avviare un dialogo in vista delle elezioni comunali del prossimo 26 maggio in cui si troveranno a competere a sostegno di Maria Limardo nella coalizione di centrodestra. Un sostegno che, come si può apprendere leggendo alcuni commenti su Facebook al manifesto dell’iniziativa di domani, non sembra essere stato accolto con grandissimo entusiasmo, per usare un eufemismo, da una parte del coordinamento cittadino. È Cesella Gelanzè, storica militante del centrodestra vibonese sin dalla prima Forza Italia e attuale componente del coordinamento della Lega, a lasciar trasparire contrarietà all’appoggio di un progetto politico costruito da chi in città ha amministrato negli ultimi due lustri. Ed i commenti sono inequivocabili. Ad un utente che le faceva notare proprio questo aspetto, la Gelanzè risponde: «Concordo sulla inopportunità che la Lega corra con chi ha già governato Vibo, visto che l’ha fatto disastrosamente». Per poi aggiungere, ad un altro utente che invitava la Lega ad «astenersi dal dare sostegno alle forze che hanno contribuito ad affossare Vibo Valentia»: «Concordo e di questo parleremo (nell’assemblea, ndr), perché non ho alcuna difficoltà a dichiarare che la decisione nell’ultimo tavolo di centrodestra è stata un blitz del coordinatore regionale». Riferimento al coordinatore regionale della Lega Domenico Furgiuele

La Gelanzè, che non ha mai nascosto le sue idee, rincara la dose. Ad un altro utente che commenta: «La Lega a Vibo è alleata a Forza Italia ed all’Udc ovvero a Mangialavori e Bruni che hanno già governato malissimo con Elio Costa», risponde: «Hai ragione ma questa costrizione voluta da chi ha fatto l’accordo con Mangialavori non è voluta dalla base». A suo dire, quindi, la base della Lega avrebbe preferito percorrere altre strade. Probabilmente quella di una corsa in solitaria, che era stata pure ventilata in una certa fase della “trattativa” dell’interpartitica, ma che poi è stata accantonata per virare su un progetto di coalizione. L’assemblea di oggi pomeriggio, come detto, promette scintille, proprio nel giorno in cui si apprende dell’imminente probabile commissariamento del partito regionale, col deputato bergamasco Invernizzi, fedelissimo di Matteo Salvini, chiamato a sciogliere i nodi di un partito in un anno cruciale per il radicamento in Calabria. 

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