Zambrone, si dimettono anche i consiglieri comunali
Ieri le dimissioni del sindaco Pileggi. Il consiglio comunale non esiste più. A giugno i cittadini saranno chiamati di nuovo alle urne.
Il dado è tratto. Zambrone non ha più un consiglio comunale. Sei consiglieri (i tre di minoranza più altrettanti di maggioranza) pochi minuti fa hanno protocollato le dimissioni decretando l’interruzione anticipata della consiliatura, iniziata appena sette mesi fa.
A firmare l’atto con il quale è stata mandata casa l’amministrazione, oltre alla minoranza, tre esponenti della maggioranza, tra cui gli ex assessori Carlo Muggeri e Pasquale Tripodi, a cui il sindaco Giovanna Pileggi aveva ritirato le deleghe con motivazioni infamanti.
Al primo, infatti, erano stati rimproverati possibili conflitti di interesse legati alla sua professione di architetto, mentre al secondo veniva addebitata la colpa di essere parente di un condannato nel processo “Dinasty” contro la cosca Mancuso di Limbadi.
La Pileggi aveva giocato d’anticipo rimettendo il mandato ieri mattina, nella speranza, delusa, di avere il tempo necessario (le dimissioni del sindaco sono operative dopo 20 giorni) di tentare di trovare uno sbocco alla crisi. Tentativo che, alla luce di quanto successo poc’anzi , è fallito miseramente. A giugno i cittadini saranno richiamati alle urne.
