Ritornare alla vera politica, partendo dal territorio, affinché i cittadini siano protagonisti consapevoli del loro destino e della loro dignità. Con questo progetto politico e istanza culturale si è costituita la sezione di Vibo Valentia di Ancora Italia, intitolata a “Demetra”, la dea della fecondità, per sottolineare il rapporto che si vuole avere con la storia e le radici culturali di Vibo con l’antica Hipponion. Il direttivo è composto da Nicola Rombolà (presidente), Giorgio Criscuolo (vicepresidente), Francesco Riggio (segretario) e Margherita Genco. Domani, dalle 17.30, a Vibo, su corso Vittorio Emanuele, angolo piazza Luigi Razza, la sezione allestirà un banchetto informativo per presentare il progetto politico ai cittadini. [Continua in basso]  

«L’impegno prioritario è quello di riportare la politica alla sua funzione fondamentale – si legge in una nota -: far riscoprire il valore del confronto libero e democratico per aprire una discussione sulle questioni che si riflettono sulla vita delle persone, come la guerra in Ucraina e le emergenze di carattere sanitario, economico e sociale, ma anche sulle risorse materiali e culturali che offre il territorio a partire dalle persone, in una visione sempre più ampia e in sintonia con le istanze e i valori politico-culturali che hanno dato fondamento a questa nuova forza politica che ha in Francesco Toscano il presidente e nel filosofo Diego Fusaro l’ideologo. Ancora Italia intende avere un ruolo di rottura con l’attuale sistema che ha praticamente espropriato i cittadini di ogni forma di sovranità relegandoli al ruolo di sudditi, violando i principi fondamentali sanciti nella Costituzione, con un potere (economico, finanziario, produttivo, culturale e mediatico) sempre più concentrato in poche mani che decide la sorte di questo Paese, avendo svuotato il Parlamento e le istituzioni democratiche dalle prerogative politiche e decisionali assegnate dalla Carta costituzionale.

Ancora Italia è attualmente il solo  partito strutturato a livello nazionale che si oppone in modo radicale al regime autoritario e tecnocratico che vede nel presidente del Consiglio Mario Draghi e in tutte le forze politiche che lo sostengono, l’espressione di una élite finanziaria, economica e mediatica con il piano di imporre un ordine globalista di matrice neoliberale, assoggettando l’umanità ad un controllo sociale e politico sempre più profondo come è accaduto in questi due anni di emergenza pandemica e attualmente con la crisi provocata dalla guerra in Ucraina. E l’Italia è diventata un laboratorio sperimentale di questo disegno. In questa prospettiva la sezione provinciale di Ancora Italia “Demetra” cercherà di creare una voce discorde, critica e propositiva. Il direttivo ringrazia il coordinatore regionale di Ancora Italia Giuseppe Modafferi, per aver accompagnato con fiducia la nascita della sezione e aver indicato la strategia politica per offrire al territorio un’importante alternativa rispetto alla cancellazione di un reale dibattito politico, plurale e democratico nel Paese e sui mass media».