martedì,Dicembre 3 2024

Comune di Vibo, il Pd: «Da Forza Italia accuse inconsistenti e infondate»

I consiglieri Pugliese e Soriano e il segretario dem cittadino Colelli replicano al capogruppo azzurro Consoli e attaccano l'amministrazione Limardo: «Invece di pensare alle sorti della città, puntano solo a concludere il proprio mandato rimandando il problema del dissesto a chi verrà dopo»

Comune di Vibo, il Pd: «Da Forza Italia accuse inconsistenti e infondate»
Il Comune di Vibo Valentia
Francesco Colelli

«Avvertiamo la necessità di replicare alle inconsistenti e infondate accuse avanzate dal capogruppo di Forza Italia, secondo il quale il Pd vuole la rovina della città». Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali dem Laura Pugliese e Stefano Soriano e il segretario del circolo cittadino del Pd Francesco Colelli, in seguito alla conferenza stampa convocata ieri mattina dai capigruppo di centrodestra in Consiglio comunale Domenico Console (Forza Italia), Gerlando Termini (“Città Futura”) e Leoluca Curello (Fratelli d’Italia). «Preme evidenziare, intanto – sostengono gli esponenti democrat -, che il Pd ha sempre assunto in Aula un atteggiamento propositivo, che molto probabilmente sarà sfuggito al capogruppo di Forza Italia, forse più impegnato allo svolgimento del ruolo di Yes Man, piuttosto che creare un costruttivo confronto in aula sulla proposta avanzata dal Partito democratico. In particolare, infatti, il Pd durante l’intervento della consigliera Laura Pugliese, aveva, invero, invitato l’amministrazione Limardo, che, peraltro,  si vanta di avere il sindaco come vicepresidente Anci e un assessore al Bilancio di alto profilo, il cui operato finora è stato già sonoramente bocciato dalla Corte dei Conti, e, ancor prima, durante l’amministrazione Costa, nel 2018, la stessa assessore, si rese promotrice di un Piano di riequilibrio ordinario, rivelatosi anch’esso successivamente fallimentare, a studiare una seria e concreta proposta di legge, esclusiva per il caso Vibo. Invitavamo, cioè, l’amministrazione a sedersi ai tavoli romani, da protagonisti, con una legge ad hoc, che tenesse realmente conto della concreta situazione in cui versa il Comune e la città di Vibo Valentia, e non da semplici auditori pronti ad accontentarsi delle briciole, come in questo caso, in cui ci si accontenta di una chiamata dell’ultimo minuto, di un inserimento successivo della città di Vibo Valentia insieme alle altre città beneficiarie del c.d. patto salva Comuni». [Continua in basso]

Laura Pugliese

Colelli, Pugliese e Soriano affermano poi di voler «ricondurre a realtà talune circostanze, richiamate, artatamente, secondo una verità di parte, secondo i canoni già proposti dal sindaco e dall’assessore al bilancio, e ora anche dal capigruppo di FI, rispondendo peraltro, al suo appello, teso ad indicare concretamente le responsabilità dell’amministrazione Limardo, a fronte di un’esposizione debitoria di oltre 50 milioni di euro, di sviste contabili per 19 milioni di euro, dei 18 milioni di euro restituiti dall’Osl. La prima responsabilità ascrivibile all’amministrazione Limardo, nell’ambito del risanamento dei conti pubblici,  è quella di aver presentato un PRF sbagliato, poiché, tra le altre cose, non coerente con  le linee guida dettate dalla Corte dei Conti in materia di redazione dei piani di riequilibrio finanziario: inammissibile per un ente che investe su un assessore tecnico di alto profilo che non ha seguito pedissequamente e in maniera rigida i dettami della corte dei Conti sulla redazione dei Piani di riequilibrio; sui 19 milioni di euro richiamati dal capogruppo di FI, la stessa Corte dei Conti ha chiarito all’amministrazione che gli stessi erano già stati contabilizzati nel disavanzo di amministrazione, e, quindi, la “svista”, di fatto era stata sanata; tuttavia, ciò, invero, non esime un’amministrazione responsabile e attenta, a fronte di evidenti errori di gestione contabile, di procedere con azioni concrete di responsabilità nei confronti di quel  dirigente responsabile dell’erronea applicazione della normativa contabile,  che, tra l’altro, non esita a manifestare atteggiamenti ostili nei confronti dei dipendenti e degli utenti cittadini; quanto ai 18 milioni di euro dell’Osl restituiti al Comune, oggi Forza Italia non può far credere all’opinione pubblica che non erano nelle condizioni di prevederli, allorquando, proprio lo stesso Osl, nel trasmettere questa partita debitoria, comunicava che non è stato possibile procedere al riconoscimento della stessa, per la mancata collaborazione degli uffici e dei dirigenti referenti, in termini di produzione di adeguata documentazione a supporto. Guarda caso, il referente Osl è quello stesso dirigente che ha accompagnato l’amministrazione Limardo nella redazione del piano di riequilibrio».

Stefano Soriano

E ancora: «A differenza di altri Comuni, quali Cosenza, che per un disavanzo di circa 24 milioni di euro ha visto già l’assessore competente attivarsi per il riequilibrio di bilancio, l’attuale amministrazione comunale, anziché ascrivere impropriamente e frettolosamente ai suoi predecessori, le responsabilità, farebbe meglio a porsi il problema dell’aumento esponenziale del fondo crediti dubbia esigibilità che in soli 2 anni è aumentato di oltre 20 milioni di euro, circostanza chiaramente imputabile a questa amministrazione, penalizzando in maniera negativa il buon esito del Piano di Riequilibrio stesso. Non siamo assolutamente a favore del dissesto, ma non possiamo nemmeno essere d’accordo sul ricorso a manovre finanziarie che non rispettano i dettami deontologici ma seguono logiche inventate dall’amministrazione in carica, già fortemente patrocinate dal sindaco, per il tramite del suo assessore al bilancio, che oggi apprendiamo ulteriormente sponsorizzate dal capogruppo di Forza Italia, Console. Ci saremmo aspettati maggiore trasparenza dall’amministrazione in carica, che in maniera approfondita e con adeguate relazioni e rappresentazioni veritiere, anche di proiezione di dati contabili, evidenziasse in maniera certa le conseguenze derivanti dalla scelta di percorrere la via del riequilibrio o altro, garantendo la sostenibilità delle misure previste dalla legge, da quella del dissesto». [Continua in basso]

«E la nostra preoccupazione – concludono gli esponenti dem vibonesi – risiede proprio nel fatto che questa amministrazione, anziché pensare al bene e alle sorti della città, pensi solo a concludere il proprio mandato politico rimandando il problema del dissesto alle amministrazioni future, in quanto aderendo al patto con il Governo, otterrà come risultato certo la possibilità di concludere il mandato senza dichiarare il dissesto, aumentando l’irpef. Console farebbe meglio ad illustrare i suoi progetti contabili di risanamento in maniera compiuta, supportata cioè da relazioni tecniche scritte da parte  del dirigente e validate dal Collegio dei Revisore dei Conti, che certificano che gli obiettivi previsti dalla legge, c.d. patto salva Comuni, siano realizzabili, perché, diversamente, rimangono concetti vaghi e astratti, non attendibili, che non confortano sul buon esito della procedura e che finiscono per confermare le perplessità da noi avanzate, ossia che questa legge vi sia comoda e utile per concludere il mandato amministrativo». 

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