sabato,Maggio 4 2024

Decreto Calabria, respinte alla Camera le proposte dei deputati pentastellati

Gli esponenti del M5S: «Ciò che chiedevamo attraverso i nostri interventi emendativi era una maggiore trasparenza anche sull’operato del presidente Occhiuto»

Decreto Calabria, respinte alla Camera le proposte dei deputati pentastellati
La "Cittadella", sede della Regione Calabria

 «Oggi questa maggioranza, la stessa che dai banchi dell’opposizione gridava allo stop al commissariamento della sanità per la Calabria e si rifiutava di votare per il decreto approvato, in data odierna, alla Camera, ha respinto le nostre proposte emendative, mettendo in atto un vero e proprio paradosso». È quanto affermano i deputati del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci, in merito alle proposte degli stessi circa il Decreto Calabria. «Ciò che precipuamente chiedevamo attraverso i nostri interventi emendativi era una maggiore trasparenza sia sull’operato del presidente Occhiuto che avrebbe dovuto relazionare alle Camere circa lo stato di avanzamento dei lavori, che sulla discrezionalità in capo al presidente di Regione nell’individuazione dei direttori generali, amministrativi e sanitari che andrebbero invece scelti attraverso selezioni pubbliche». [Continua in basso]

Il presidente e commissario alla Sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto

«È paradossale – proseguono di deputati pentastellati – che chi rivendica l’importanza della meritocrazia faccia poi orecchie da mercante quando lo stesso parametro deve essere usato per l’individuazione di chi dirige le Aziende sanitarie calabresi, alcune delle quali commissariate con una commissione d’accesso antimafia. Cosa c’era di tanto irricevibile nelle nostre proposte di portare alla luce e alla conoscenza dei cittadini calabresi l’operato compiuto dal commissario ad acta, oppure nel voler recidere il legame tra le nomine dei dirigenti della sanità e la politica che ad oggi hanno portato ad un evidente fallimento contraddistinto da un commissariamento ultradecennale».

«La sanità calabrese ha bisogno di trasparenza ed efficienza, tuttavia, a questa maggioranza sembra non interessare e preferisce respingere al mittente delle proposte opportune, necessarie e costruttive senza le quali continueremo a non avere contezza di quanto compiuto dal commissario ad acta né – concludono i deputati – a risanare un servizio sanitario regionale colabrodo che viola da decenni il diritto alla salute dei cittadini calabresi».

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