sabato,Maggio 18 2024

Elezioni a Vibo, il M5S concorda con l’appello del Pd: «Importante un fronte unitario contro le destre»

Michele Furci e Luisa Santoro rispondono a Francesco Colelli e Giovanni Di Bartolo del Partito democratico aprendo alla costruzione di un’alleanza progressista che metta al centro i programmi

Elezioni a Vibo, il M5S concorda con l’appello del Pd: «Importante un fronte unitario contro le destre»
Michele Furci

“Il M5S di Vibo Valentia certamente non può rimanere indifferente all’appello per un impegno politico e responsabile cui si richiamano i dirigenti del Pd vibonese. Così come concreta si rivela l’azione politica quotidiana che il M5S a tutti i livelli conduce per contrastare il disegno politico delle destre e per fare opposizione contro le negative azioni dei governi locali delle medesime maggioranze. Importante perciò sarebbe la realizzazione di un fronte unitario per conquistare la maggioranza nel Consiglio provinciale alle elezioni di secondo grado del prossimo 26 febbraio e poi alle elezioni comunali previste per il giugno prossimo”. E’ quanto affermano il responsabile del Gruppo territoriale di Vibo del Movimento Cinque Stelle, Michele Furci, e la coordinatrice provinciale del M5S Luisa Santoro raccogliendo l’appello del segretario cittadino del Pd Francesco Colelli e del segretario provinciale Giovanni Di Bartolo. “Il punto di partenza per una convergenza concreta su un’ipotesi di alleanza progressista non può che essere tuttavia il programma, poiché amministrare Vibo Valentia in discontinuità con il metodo dell’attuale maggioranza di destra e delle tradizionali sommatorie elettorali deve essere, in particolare, il buon governo delle risorse per dare slancio all’azione di promozione dello sviluppo economico e la buona amministrazione per progredire socialmente con l’erogazione dei servizi primari e secondari in maniera decorosa ai cittadini vibonesi. Gli obiettivi programmatici cui l’ente comune è chiamato a raggiungere con immediatezza, per dare risposte ai cittadini in maniera esigibile, sono urgenti e non ammettono ritardi incomprensibili. In ragione di ciò, la chiarezza delle posizioni politiche potrà rendere coesa e concretamente fattivo il lavoro politico di quanti saranno chiamati ad amministrare. Ciò significa che sulla gestione delle politiche con cui si affrontano i temi come la captazione, la distribuzione e l’efficienza della rete idrica, non può essere materia di conflitto all’indomani dell’insediamento di una maggioranza progressista; lo stesso vale per la gestione dei rifiuti e del loro smaltimento, su cui non si più immaginare un ritorno indietro con le logiche che perseguono la cultura degli inceneritori.

Luisa Santoro

Non può non esserci condivisione in materia di indirizzo e controllo in materia di sanità, facendo della partecipazione attiva nella Conferenza dei sindaci il vero motore per concordare con l’Asp l’innovazione dei modelli in grado di restituire alla fruibilità del territorio moderne strutture sanitarie. Altrettanta coesione politica richiede la gestione delle dinamiche per concrete azioni per lo sviluppo produttivo. Una visione lungimirante di una compagine amministrativa democratica e progressista deve essere in grado di riconquistare un ruolo primario e da protagonista negli enti in cui il Comune partecipa negli organismi preposti: per la tutela e valorizzazione delle aree industriali (Corap); per il sistema portuale – Autorità Portuale – dotandosi di una struttura comunale a tal fine adeguata; per i plurali trasporti pubblici locali, la gestione ottimale nel settore turistico e dei servizi nei flussi aeroportuali.  Rilevante e di norma sono i Regolamenti per la gestione museale, del sistema delle biblioteche, dei centri culturali, del patrimonio artistico e del nuovo teatro. Un rapporto autorevole con gli enti Provincia, Regione e Governo nazionale, poiché nulla può essere lasciato all’improvvisazione. Questi alcuni argomenti di merito sui quali, chiariti gli approcci di cui ogni forza politica e i movimenti locali sono portatori, una nuova e autentica comunità democratica e progressista può trovare le basi – concludono Furci e Santoro – per una ripartenza proficua e sicuramente in grado di mobilitare in maniera unitaria il popolo vibonese, stanco di osservare, talvolta impotente, al continuo declino e all’impoverimento del nostro comune”.

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