Dimissioni Mangialavori, Tallini la butta in politica: «La sanità vibonese vittima di una guerra in Forza Italia?»
L’ex presidente del Consiglio regionale ipotizza che dietro le mancate richieste di risorse e mezzi ci siano i contrasti tra il governatore Occhiuto e il parlamentare fratello del primario dello Jazzolino»

«C’è il sospetto che dietro il caos che si è creato nel già malandato ospedale di Vibo Valentia si possa celare una sottile vendetta politica servita fredda, per i noti contrasti precedenti tra Occhiuto e l’ex coordinatore di Forza Italia (Giuseppe, ndr) nonché fratello del medico dimissionario Vincenzo». A buttarla in politica è Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale, a suo tempo eletto nel collegio che comprende il Vibonese. Il ragionamento di Tallini parte dalla premessa che nella lettera con cui ha spiegato le sue dimissioni, il primario di Ginecologia dello Jazzolino, Vincenzo Mangialavori, ha raccontato di aver protocollato, appena insediatosi, «richieste di attrezzature che potessero consentirci di erogare prestazioni sanitarie efficienti ed adeguate». «Nonostante innumerevoli sollecitazioni – ha sottolineato il medico -, tali richieste sono a tutt’oggi rimaste inascoltate».
«Se anche il fratello di un autorevole esponente di Forza Italia – argomenta Tallini -, lo stesso partito del supercommissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto, non riesce a farsi ascoltare dalla Regione, dall’Ufficio del Commissario e dal manager dell’Asp nominato dallo stesso presidente della Regione, c’è qualcosa che non quadra». Dopo aver ribadito la sua stima e solidarietà’ al primario dimissionario, « per aver avuto il coraggio di evidenziare le ragioni della sua clamorosa decisione», Tallini si pone una serie di domande retoriche: «Perché il commissario alla sanità Occhiuto, che è anche vicepresidente nazionale di Forza Italia, ha ignorato le richieste che venivano da un autorevole primario, ma che è anche fratello del presidente ed ex coordinatore regionale forzista oggi presidente della commissione bilancio della Camera? Perché in tutto questo tempo in cui Occhiuto è stato ed è tuttora il plenipotenziario della sanità in Calabria, detentore di tutte le risorse economiche destinate agli ospedali, non ha preso in considerazione la drammatica richiesta di aiuto che veniva da un eccellente professionista peraltro vicino al suo stesso partito?».
Poi la chiosa finale: «Da ex consigliere regionale eletto anche nel territorio vibonese non mi sento di stare in silenzio davanti allo sfascio della sanità in quella città, con un ospedale che sembra essere diventato il set di un film horror, con episodi di violenza nei confronti degli operatori del pronto soccorso, con sette ambulanze ferme in assenza di posti letto, con un’esposizione mediatica negativa in relazione ad alcuni casi di presunta malasanità. Vibo Valentia non merita tutto questo».