domenica,Giugno 8 2025

Inquinamento ambientale a Bivona e Vibo Marina, Fusca (Udc) accusa Romeo: «A rischio il turismo per incapacità amministrativa»

Dito puntato contro soluzioni definite «insufficienti» come il collettamento provvisorio delle acque reflue, che «non risolvono l’inquinamento causato dagli scarichi abusivi»

Inquinamento ambientale a Bivona e Vibo Marina, Fusca (Udc) accusa Romeo: «A rischio il turismo per incapacità amministrativa»

Francesco Fusca, responsabile organizzativo provinciale dell’Udc, interviene ancora con un comunicato stampa per esprimere il suo forte disappunto e la propria preoccupazione riguardo alla gestione amministrativa del sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, e del Comune, evidenziando come questa abbia «causato gravi problemi ambientali e turistici» nel territorio di Bivona e Vibo Marina. «Appare oramai del tutto evidente – scrive Fusca – che l’inconsistenza amministrativa del sindaco sta generando enormi difficoltà per il nostro territorio ed in particolare per la frazione di Bivona che avrebbe dovuto fare del turismo il presupposto per il suo rilancio economico alla luce di una posizione geografica strategica ed in considerazione di un mare e di una spiaggia unici nel loro genere. Ed infatti, nonostante le numerose sollecitazioni in ordine alla risoluzione del problema ambientale legato al Torrente Sant’Anna, l’amministrazione comunale si è ridotta come al solito all’ultimo momento utile per tentare di risolvere il problema in discussione e solo grazie alla forte iniziativa della Prefettura di Vibo Valentia».

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«Ma il problema reale – ha aggiunto Fusca – è che il sindaco continua ad avere le idee confuse perché dalla stampa si apprende che l’unica soluzione che si intende adottare è provvisoria e non definitiva e consiste nel collettamento temporaneo delle acque reflue che non servirà ad evitare però gli scarichi abusivi a mare. In altri termini – prosegue Fusca – anche per quest’anno il Sant’Anna rimane un potenziale inquinante proprio a causa degli scarichi abusivi e non sarà definitivamente chiuso per come invece era auspicabile e tutto ciò senza considerare che un torrente che sversa a mare lungo tutta la stagione invernale crea una compromissione dell’ecosistema che non può essere risolta attraverso soluzioni tampone da adottare per 15 giorni del mese di agosto. E ciò anche tenuto conto che per una reale produttività economica, la stagione estiva deve poter durare almeno 5 mesi per come avviene in altre zone costiere della nostra provincia (vedi ad esempio Tropea, Capo Vaticano)».

Altra questione rispetto alla quale l’amministrazione è «rimasta sorda – incalza il responsabile organizzativo provinciale dell’Udc – è rappresentata dal fosso “Antonucci” la cui gestione ricade nelle competenze dell’amministrazione e che a causa dell’omessa manutenzione ordinaria è divenuto una fonte inquinante per il mare e per la spiaggia antistante. Anche in questo caso, si è appreso dalla stampa che il sindaco si è trovato costretto a firmare un’ordinanza di divieto di balneazione per un lungo tratto di mare tra Bivona e Vibo Marina con evidenti ripercussioni, anche in questo caso, sulla stagione turistica. Ogni ulteriore commento rispetto a quelli già sopra formulati sarebbe superfluo a fronte di due situazioni concrete dalle quali si evince l’incapacità amministrativa. Come è evidente – ha poi concluso Fusca – sia lo scrivente e sia il partito Udc continueranno senza sosta nella battaglia finalizzata alla tutela del territorio costiero perché si è convinti che trattasi di una battaglia di civiltà e non già un mero strumento per fare opposizione. Teniamo vivo l’interesse nei confronti di un territorio, Bivona, e dei suoi cittadini che subiscono le conseguenze negative di una politica che invece di operare per l’interesse collettivo si perde nei meandri delle contraddizioni e delle false aspettative».

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