venerdì,Aprile 26 2024

“Salva Reggio”, lo sfogo della Limardo: «A quando un decreto “Salva Vibo”?»

Il sindaco invoca parità di trattamento: «Non esistono figli e figliastri». Poi punta il dito contro Pd e M5s: «Cosa fanno a tutela della nostra città?». Pitaro: «Inaccettabile»

“Salva Reggio”, lo sfogo della Limardo: «A quando un decreto “Salva Vibo”?»
Il sindaco Maria Limardo

Uno sfogo in piena regola quello che il sindaco di Vibo Maria Limardo ha affidato alla propria pagina Facebook per chiedere parità di attenzioni nei confronti dei Comuni in dissesto da parte del governo nazionale dopo il decreto cosiddetto “Salva Reggio” che prevede lo stanziamento di 200 milioni di euro a favore della Città dello Stretto, determinandone la fine dello stato di default.

«A quando il decreto “Salva Vibo”?», si chiede il primo cittadino. «Il governo ha salvato Reggio Calabria dal dissesto, faccia altrettanto per Vibo Valentia». Sotto accusa finiscono inevitabilmente le forze di maggioranza: «Partito democratico e Movimento Cinque Stelle facciano in modo che la Città di Vibo Valentia abbia un provvedimento uguale a quello di Reggio. Per Reggio Calabria, in campagna elettorale, il governo ha sistemato ogni cosa erogando centinaia di milioni di euro. Sono contenta – aggiunge -, ma mi chiedo: cosa fanno a tutela della nostra città il Pd e il M5s che siedono al governo e hanno in mano le leve del potere e la guida dell’Italia intera? Dov’è la tutela del nostro territorio? Fino a quando Vibo Valentia dovrà continuare a penare? Quando potremo fornire servizi degni di questo nome ai nostri cittadini? Quando alle campagne elettorali saranno sostituiti provvedimenti di equità?»

Limardo si dice stufa: «Non se ne può più di queste continue ingiustizie. Non esistono figli e figliastri, non devono essere fatti due pesi e due misure. Anche Vibo Valentia rivendica a gran voce un provvedimento uguale a quello di Reggio Calabria. Ne abbiamo diritto. Chiediamo con forza al Governo, un provvedimento “Salva Vibo”. Pd e M5s – conclude – lavorino affinché Vibo abbia un trattamento uguale a quello di Reggio».

Pitaro: «Inaccettabile»

Un appello al quale si associa il consigliere regionale Vito Pitaro. «In questi anni il Comune di Vibo Valentia è rimasto schiacciato per i debiti – ha affermato -, piano di rientro e, di conseguenza, nei rapporti con i cittadini alla luce della qualità dei servizi offerti. Sono evidenti le difficoltà finanziarie tanto da porre l’ente sull’orlo del secondo dissesto. Ecco perché, non lo dico io ma gli esperti del settore, serve un intervento deciso da parte del Governo affinché, così come fatto per Reggio Calabria, sia cancellato definitivamente, quel debito ingiusto. Non può il governo italiano emanare decreti solo per i comuni appartenenti al proprio colore politico. Prenda esempio dal governo regionale guidato dal presidente Santelli – ha aggiunto -, che sin dal suo insediamento si è posto quale riferimento di tutte le amministrazioni comunali calabresi, tutte! Bene fa il sindaco della Città di Vibo Valentia – prosegue – a richiamare alle proprie responsabilità i rappresentanti istituzionali dei partiti di governo. Si tuteli la città di Vibo Valentia e si lavori insieme, affinché venga emanato un decreto salva Vibo al più presto. C’è da tirare fuori dal pantano il bilancio della città capoluogo. Lo si faccia mettendo da parte i colori politici facendo capire a chi oggi governa il nostro Paese che non è accettabile fare figli e figliastri in funzione della tessera che si ha».

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