venerdì,Marzo 29 2024

I Verdi tornano nel Vibonese, affidati gli incarichi organizzativi

Il commissario regionale Giuseppe Campana ha chiamato a raccolta gli iscritti e incaricato due giovani neolaureati di Soriano e Ionadi di rilanciare l’azione del partito

I Verdi tornano nel Vibonese, affidati gli incarichi organizzativi
Francesca Pisano e Antonino Caccamo

I Verdi vibonesi si riorganizzano e il commissario regionale Giuseppe Campana chiama a raccolta gli iscritti con una riunione on line che ha visto la partecipazione di Elisa Romano, componente del Consiglio federale nazionale dello stesso partito. «La riunione – si legge nel dettaglio -, che è stata organizzata per affrontare il tema della costituzione del partito dei Verdi in provincia, è servita anche per svolgere alcune riflessioni sulla situazione attuale della Calabria, dove la drammatica crisi sanitaria, legata al diffondersi del Covid, ha ulteriormente accentuato la crisi economica e sociale che, ai vari livelli, vive tutto il territorio regionale. Pandemia che, ancora una volta, ha messo a nudo l’assoluta inadeguatezza ed insufficienza del sistema sanitario regionale, dove 11 anni di commissariamento sono serviti solo ad eliminare 18 ospedali, mentre, secondo quanto contenuto in una relazione della Corte dei conti regionale, pubblicata nei giorni scorsi, a fine 2019, il debito della sanità calabrese sarebbe ammontato a 1 miliardo, 50 milioni e 920 mila euro. Viene usato il condizionale, perché non è dato disporre di dati certi, in quanto, sempre secondo quanto riferito dai magistrati della Corte dei Conti, la Regione, dal 2014, omette di “presentare” il bilancio consolidato della Sanità calabrese, nonostante la sanità rappresenti di gran lunga la principale voce di spesa regionale».

Nel corso della riunione il settore della sanità è stato messo sotto i riflettori, «ma non si è potuto fare a meno di sottolineare, in generale, lo stato di assoluta inerzia dell’azione di governo dell’Amministrazione regionale che, prima ancora della drammatica vicenda della prematura scomparsa della presidente Santelli, non ha mai dato un segno reale di partenza, dall’inizio della nuova consiliatura. Emblematica, in tal senso, è la gestione dell’assessorato regionale all’Ambiente dove, a fronte di roboanti annunci di riorganizzazione, ormai non vengono svolte neanche le attività di routine, continuando a scontare ritardi e inadempienze, verso tutte le Direttive Ue e i relativi provvedimenti del Governo nazionale, in particolar modo sui temi dei rifiuti e delle acque. In questo settore basti pensare che, a distanza di venti anni dalla pubblicazione della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva quadro sulle acque), la Calabria non dispone ancora di un Piano di tutela delle acque, regolarmente approvato dal Consiglio regionale, mentre sui rifiuti, purtroppo, parlano da sole le immagini di migliaia di micro e macro discariche che continuano a devastare le risorse ambientali del territorio regionale. Affrontati i principali temi politici regionali, la riunione si è soffermata sull’esigenza di riorganizzare e rilanciare il partito dei Verdi, anche nella provincia di Vibo, a maggior ragione alla luce delle criticità e problematiche riscontrate».

In tal senso, dopo una breve discussione, il commissario dei Verdi, Giuseppe Campana, ha affidato l’incarico, a Francesca Pisano e Antonino Caccamo di organizzare il lavoro del partito nel territorio vibonese, i quali «accettando con entusiasmo l’incarico nelle loro dichiarazioni hanno ribadito l’esigenza di mettere in campo responsabilità e impegno per contribuire alla costruzione in Calabria di una forza moderna e progressista, che sappia creare le condizioni per una maggiore giustizia sociale, declinando un sistema di valori volto alla realizzazione di una politica al servizio del bene comune, dell’estensione dei diritti e delle opportunità. Una forza politica capace di rappresentare il motore di un grande progetto, per aprire la politica e le istituzioni alle donne e ai giovani, per ridare fiducia nel futuro, per risvegliare e fare emergere meriti e talenti, per mettere in moto un grande processo di rinnovamento della società e la selezione di una nuova classe dirigente».

I due giovani, poi, soffermandosi in particolare sulla situazione della provincia di Vibo, hanno sottolineato che, «ormai, da tanti anni, il territorio vibonese è in continuo declino, economico e sociale, come del resto testimoniano le principali classifiche, per quasi tutti gli indicatori sociali, economici, dello stato dei servizi e della stessa qualità della vita, che lo pongono stabilmente agli ultimi posti delle province d’Italia. Tale circostanza risulta essere confermata, purtroppo, dal nuovo movimento migratorio verso altri territori degli ultimi decenni». Francesca e Antonino, residenti, rispettivamente, a Soriano e Ionadi, sono due giovani neolaureati che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. In particolare, Francesca è laureata in Giurisprudenza e sta per sostenere l’esame di Stato di abilitazione per la professione di  avvocato, mentre Antonino ha conseguito una laurea in Business Administration.

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