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Nicotera torna a far sentire la sua voce. Ieri sera si è tenuta una manifestazione partecipata e sentita, organizzata da diverse associazioni Nicoteresi, per chiedere a gran voce la riapertura del Museo diocesano di arte sacra, chiuso ormai da ben sette anni. All’evento erano presenti numerose associazioni del territorio e autorità locali «a testimonianza di quanto questo luogo – ha fatto sapere in una nota stampa Teresa Adilardi, responsabile provinciale del dipartimento Istruzione di Fratelli d’Italia – rappresenti un patrimonio non solo per Nicotera, ma per l’intera area. Il Museo, istituito oltre cinquant’anni fa, custodisce opere d’arte, reperti e un archivio storico di valore straordinario, testimonianza della profonda tradizione religiosa, culturale e artistica della città».
«Un tesoro silenziosamente chiuso – ha aggiunto ancora Adilardi -, di cui ad oggi non si conoscono le motivazioni ufficiali della chiusura. Forse non importa più nemmeno saperle, ma ciò che urge e conta veramente è la riapertura. Nicotera merita di riappropriarsi del suo Museo diocesano, nella sua veste più autentica, e merita di essere valorizzato, perché esso rappresenta non solo un fondamentale patrimonio di memoria storica, ma anche una straordinaria risorsa turistica e culturale. La sua riapertura significherebbe ridare vita e dignità al centro cittadino, arricchendolo di contenuti e bellezza. Un Museo vivo e accessibile avrebbe infatti la forza di attrarre visitatori, incuriosire i turisti e offrire occasioni di crescita per l’intera comunità».
Il valore aggiunto per la componente di Fratelli d’Italia «sarebbe notevole: da un lato la salvaguardia dell’identità storica di Nicotera, dall’altro la possibilità concreta di far leva su un segmento turistico sensibile alla cultura e all’arte, con ricadute positive per l’economia locale. Facciamo appello alla Curia, alle Istituzioni, alle associazioni e a tutti i cittadini. È tempo di agire. È tempo di unirsi per un obiettivo comune. Ridiamo a Nicotera il suo Museo diocesano, come luogo vivo di cultura, storia e bellezza, un luogo dove ritrovarsi, dove educare le nuove generazioni e dove accogliere turisti e visitatori che cercano cultura, storia e bellezza. Il silenzio non è più accettabile. La città di Nicotera chiede rispetto. Nicotera chiede cultura».

