«Il Consiglio provinciale di Vibo Valentia è diventato il palcoscenico di una faida politica che calpesta la dignità di chi da anni lavora per l’ente». Lo scrive Alessandra Grimaldi, capogruppo Democratici e riformisti, a seguito di quanto avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio provinciale nel corso del quale si sarebbe dovuto discutere del bilancio di previsione 2025-2027 e la stabilizzazione dei tirocinanti.

L’esponente di Democratici e riformisti spiega:«Forza Italia insieme al gruppo di Pitaro, hanno deciso di abbandonare l’aula durante la seduta per il bilancio 2025–2027, facendo mancare il numero legale e bloccando l’approvazione. Il risultato? 35 madri e padri di famiglia rischiano di restare senza lavoro, senza prospettive e senza risposte. Ma non solo: viene anche ulteriormente ritardato l’avvio di importanti opere pubbliche programmate dal presidente Corrado L’Andolina in risposta alle esigenze dei territori provinciali».

Grimaldi fa rilevare: «Dietro i numeri, ci sono volti, sacrifici e storie vere: i tirocinanti Tis, spesso trattati come “fantasmi” (pagati meno di 700 € al mese, senza malattie né ferie). L’unica speranza per loro è la stabilizzazione, finanziata dalla Regione, ma subordinata all’approvazione di un bilancio bloccato da un braccio di ferro tanto politicamente sterile quanto, evidentemente, produttivo esclusivamente di effetti dannosi. La politica così intesa, non è più’ servizio per i cittadini, ma un’arena dove le contrapposizioni contano più delle persone».


Nel frattempo, il futuro di 35 famiglia resta in bilico: «Dietro le porte chiuse del Consiglio, 35 lavoratori vivono ore di angoscia: dignità sospese e l’ansia di un futuro incerto per le loro famiglie.
I dirigenti di Forza Italia ed il gruppo Pitaro alla Provincia di Vibo devono spiegare ai cittadini perché oggi scelgono di lasciare senza futuro 35 famiglie per rincorrere poltrone che durerebbero pochi mesi e, senza ricorrere a comunicati di circostanza, spiegassero se questo è il genere di politica che intendono attuare e proseguire a danno di cittadini che oggi rischiano di pagare il prezzo più alto.
Il silenzio, in questa vicenda, sarebbe solo l’ennesima conferma che, quando la politica si chiude nei palazzi, il prezzo lo paga sempre la gente comune».

La replica dei forzisti

Quindi la replica del gruppo Centro destra per Vibo (Forza Italia): «Fa specie leggere dal gruppo Democratici e Riformisti una critica al centrodestra per aver abbandonato l’aula consiliare della Provincia al momento dell’approvazione del bilancio.

E sì, perché forse il gruppo in questione dimentica che nel corso della seduta consiliare del Comune di Vibo Valentia relativa all’approvazione del consuntivo lo stesso gruppo ha abbandonato l’aula nel tentativo di far venire meno il numero legale per l’approvazione medesima. Un tentativo maldestro e che fortunatamente non è andato a buon fine perché nel caso del Comune questo avrebbe comportato conseguenze molto gravi in termini di pregiudizio per la città ed i cittadini.

E, allora, come si dice? Si guarda il granellino nell’occhio altrui senza vedere la trave nel proprio occhio».