martedì,Maggio 14 2024

Ospedale Vibo, Scialabba (Aned): «Jazzolino fatiscente, ma personale qualificato»

Riconosciute ancora una volta le innumerevoli inefficienze del nosocomio. Arriva però il grazie ai medici per la loro professionalità

Ospedale Vibo, Scialabba (Aned): «Jazzolino fatiscente, ma personale qualificato»
L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

«La pandemia da Covid-19 ha reso ancora più evidenti la inadeguatezza e le insufficienze strutturali dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, come ultimamente denunciato fortemente dall’Aned, e da tutti gli utenti etichettato ospedale fatiscente per la sua vetustà. In questo contesto strutturale negativo, recentemente ho rilevato note positive per il personale sanitario. È opinione comune credere che l’operato dei medici sia dovuto e scontato, pensando che si tratti di macchine “obbligate” a riparare “oggetti” in modo meccanico. Non è così. Nell’ultimo anno il lavoro di medici e infermieri si è accentuato enormemente e lo stress psicofisico ha avuto delle gravi ripercussioni sul loro benessere psicologico, intensificando i casi di “sindrome bornout”». Lo afferma Rosa Scialabba, psicologa, delegata dell’Aned, l’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto che nei giorni scorsi è pesantemente intervenuta per denunciare le condizioni critiche del Centro dialisi dell’ospedale. [Continua in basso]

«Tra le difficoltà maggiormente incontrate – ricorda in merito al nosocomio del capoluogo la professionista dell’Aned – vi sono i problemi organizzativi, che implicano un carico di lavoro troppo alto, difficoltà nella gestione dei turni a causa della carenza di personale, problemi di ferie e, soprattutto, la sensazione di non riuscire a portare a termine il lavoro con l’attenzione e la disponibilità auspicate. In quanti hanno mai ringraziato un medico o un infermiere per il proprio lavoro? Rispondereste “ma tanto è il suo mestiere”. In realtà, dovremmo imparare a ringraziare più spesso i nostri eroi silenziosi e a non dare mai nulla per scontato perché tutto è un dono. Chi riceve un ringraziamento si sente meglio, sa di essere stato utile, sa di aver fatto qualcosa di buono e questo aumenta la sua autostima e si sente motivato a offrire di più».

Detto questo, «nonostante le criticità sopracitate, e le immancabili lamentele di pazienti e familiari», a giudizio della psicologa dell’Aned, «è possibile affermare e sottolineare come l’ospedale di Vibo Valentia sia ricco di personale competente, qualificato ed empatico.  Un grazie particolare va ai medici e al personale del reparto di chirurgia dello Jazzolino, coordinato dal dottore Zappia, per la professionalità, tempestività e sensibilità avuta recentemente nei riguardi di una persona a me cara, sottoposta in emergenza a controlli a fronte dei quali  – chiude  la Scialabba –  si sono riscontrati problemi in grado di prevenire un’eventuale patologia cronica».

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