venerdì,Aprile 26 2024

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo chiede alla Regione «risposte straordinarie»

Il consigliere denuncia in III commissione la situazione «grave» in cui versa il sistema sanitario provinciale. A Roberto Occhiuto e Michele Comito sollecitate attenzioni per il territorio

Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo chiede alla Regione «risposte straordinarie»
L'ospedale "Jazzolino"
Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo

«Una sanità come quella vibonese, che versa in condizioni di straordinaria criticità, ha necessità di risposte straordinarie e di una rinnovata attenzione che possa colmare il grave deficit accumulato nel corso degli anni, anche a causa di scelte politiche sbagliate. Oggi come non mai, la sanità vibonese può essere oggetto di grandi attenzioni. Intanto il presidente Occhiuto, in qualità di commissario straordinario, è chiamato ad offrire risposte adeguate alla richiesta di buona sanità che proviene dai cittadini. Poi, il presidente della commissione Sanità, Michele Comito, collega consigliere vibonese, allo stesso modo è chiamato a garantire ulteriori attenzioni ad un territorio la cui fame di sanità egli conosce bene». Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo intervenendo nel corso dell’ultima seduta della III commissione Sanità, attività sociali, culturali e formative del consiglio regionale della Calabria che ha ospitato le audizioni dei vertici delle Asp di Crotone e Vibo Valentia. [Continua in basso]

«Il sistema sanitario vibonese – ha aggiunto Lo Schiavo – appare deficitario sotto più punti di vista: dallo stato fatiscente del principale ospedale della provincia (lo Jazzolino di Vibo) alle carenze che si registrano in altre strutture del territorio, come quella di Serra San Bruno, il diritto alla cura appare sempre più compromesso. Esistono poi ulteriori strutture che potrebbero essere utilizzate per potenziare l’offerta sanitaria, come i presidi di Soriano e Nicotera, rispetto alle quali bisogna fare in modo che gli interventi annunciati trovino un’effettiva realizzazione. Vi è, ancora, la grande questione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, il cui annoso iter è ancora rallentato da questioni di natura tecnica che non hanno reso possibile neppure l’espletamento delle opere preliminari. Qui è necessario imprimere una netta accelerazione affinché i cittadini possano recuperare fiducia nelle istituzioni e abbiano la possibilità di veder finalmente realizzata l’opera».

Per Antonio Lo Schiavo, appare chiaro che, ancor prima delle infrastrutture, occorre intervenire sulla «cronica carenza di personale che caratterizza la sanità vibonese, arginando la fuga di medici che disertano concorsi e selezioni perché ritengono evidentemente poco allentanti le prospettive offerte. Non ultimo, si intervenga nel potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e delle lungodegenze che rappresentano per molte famiglie situazioni estremamente dolorose e di non facile soluzione. Su tutto ciò – ha detto Lo Schiavo concludendo il suo intervento – incalzerò il presidente Occhiuto affinché la sfida che afferma di voler condurre sulla sanità possa partire proprio da dove maggiori sono le sofferenze».

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