giovedì,Aprile 25 2024

L’Azienda sanitaria di Vibo riattiva il servizio prelievi in cinque ambiti territoriali

Si tratta di Nardodipace, Fabrizia, Arena, Acquaro e Dinami. Il sindaco Barillaro: «Risposta importantissima per le comunità»

L’Azienda sanitaria di Vibo riattiva il servizio prelievi in cinque ambiti territoriali

L’Azienda sanitaria di Vibo Valentia rende nota la riattivazione del servizio prelievi presso gli ambiti territoriali di Nardodipace, Fabrizia, Arena, Acquaro, Dinami. Il servizio avrà articolazione settimanale, da lunedì a venerdì, a rotazione giornaliera dalle ore 7.30 alle ore 10.30. I prelievi riprenderanno a partire dal 23 gennaio 2023. L’infermiere responsabile del servizio, si occuperà anche del trasporto dei liquidi biologici presso il laboratorio analisi del presidio ospedaliero di Serra San Bruno. L’iniziativa subito accolta e promossa dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano e dal direttore sanitario aziendale Matteo Galletta, rientra nel quadro della Medicina di Prossimità che tende ad avvicinare i servizi sanitari alla popolazione soprattutto anziana, fragile ed affetta da patologie croniche. [Continua in basso]

Il calendario sarà il seguente:

  • Lunedi: Fabrizia ore 08.00/10.30 presso i locali della Postazione di Continuità Assistenziale;
  • Martedì: Nardodipace ore 08.30/10.30 presso i locali della Postazione di Continuità Assistenziale;
  • Mercoledì: Arena ore 08.00/10.30 presso i locali della Postazione di Continuità Assistenziale;
  • Giovedì: Acquaro ore 08.00/10.30 presso i locali della exSaub;
  • Venerdì: Dinami ore 08.00/10.30 presso i locali della Postazione di Continuità Assistenziale.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Acquaro, Giuseppe Barillaro che spiega: «Rappresenta una risposta importantissima in termini di rinnovata attenzione verso le molteplici emergenze sanitarie del nostro comprensorio. Il servizio, già attivo in precedenza e poi interrotto, verrà garantito da un operatore sanitario allo scopo destinato dall’Asp di Vibo Valentia». Questo provvedimento, «per il quale ritengo doveroso ringraziare il consigliere regionale Michele Comito, il cui apporto si è rivelato decisivo per la riattivazione del servizio, dà forma concreta – aggiunge il primo cittadino – all’assunto del “Diritto alla salute” costituzionalmente riconosciuto ad ogni cittadino, in quanto consente di andare incontro alle esigenze di assistenza sanitaria di quelle fasce di popolazione cosiddette “fragili” e quindi più esposte a situazioni di disagio e di emarginazione sociale».

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