La farmacia territoriale di Vibo è un girone dantesco: caos, attese interminabili e poi niente medicine. Viaggio tra i dannati in fila – VIDEO
Siamo andati a documentare l'incredibile situazione che vivono gli utenti. Dall'alba in coda al freddo sperando che non piova, senza sapere se il farmaco a cui hanno diritto ci sia: «Ci trattano come pecore, ma siamo esseri umani»

È nel caos già dalle prime ore della mattina la farmacia territoriale di Vibo Valentia, unico punto di erogazione diretta dell’intera provincia. Troppi i disagi per gli utenti, molti dei quali alle prese con delicate terapie e costretti a file interminabili fuori e dentro la struttura, anche per via dell’inutilizzato servizio di prenotazione. «Prima ci si poteva prenotare con il numero di telefono o l’e-mail, adesso non risponde nessuno né al numero di telefono né all’e-mail», commenta una signora.
«È un grosso disagio – spiega un signore in attesa dell’apertura dello sportello -. Io faccio 70 km tra andata e ritorno da Arena. Una volta arrivato qui faccio una fila di due ore, due ore e mezza (se mi va bene) poi arrivando allo sportello tante volte manca pure il farmaco ed è tutto tempo perso. Io ho un piano terapeutico per cui avrei diritto a 6 scatole di farmaci. Alcune volte me ne danno due, altre una, altre niente», aggiunge sconsolato.
«Non è possibile che dobbiamo stare al freddo – lamenta ancora una signora – lo spazio poi dentro è minuscolo, lì dentro 50 persone non ci stanno. Inoltre sei costretto a fare tre ore di fila ma se hai un’urgenza non ci puoi andare al bagno perché non c’è».
File interminabili, servizi scarsi o inesistenti e disorganizzazione nelle parole di contestazione dei cittadini: «Ogni volta non si sa chi sia il primo, chi l’ultimo, chi il quarto o il quinto. Così diventa difficile». Più duro un altro signore: «Basta vedere in quanti siamo qui ammassati, siamo prima di tutto esseri umani ma ci trattano come pecore».
Nei giorni scorsi il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha sottoposto una mozione al Consiglio regionale. Una richiesta – ha spiegato Lo Schiavo in un comunicato – che impegni il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario straordinario alla Sanità, con l’obiettivo di conseguire una riqualificazione funzionale dell’attuale sede nonché una più efficace dislocazione del servizio in almeno due ulteriori punti di erogazione sul territorio provinciale, così da alleggerire il carico attualmente insostenibile nell’attuale sede di Vibo.