Tenta di darsi fuoco in ospedale, il sindaco infermiere Marasco scrive a Occhiuto: «Punta dell’iceberg di una sanità disastrata»
Il primo cittadino di Nicotera, che presta servizio proprio allo Jazzolino, interviene sull'inquietante episodio di ieri davanti al reparto di Ortopedia. E chiede al governatore e commissario ad acta di guardare all'Asp di Vibo «con la stessa cura e attenzione che un padre riserva al figlio più bisognoso»

Ha fatto molto discutere il caso del 66enne che ieri ha minacciato di darsi fuoco davanti al reparto di Ortopedia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Un’azione che poteva avere conseguenze drammatiche, letto da molti come un gesto di disperazione di fronte a una sanità sempre più disastrata. Sull’episodio è intervenuto il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco, che è anche un infermiere in servizio all’ospedale Jazzolino e parte del comitato ristretto dei primi cittadini vibonesi sulla sanità. Con una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione e commissario ad acta Roberto Occhiuto, Marasco chiede maggiore attenzione verso la sanità vibonese, invocando anche un incontro per discutere delle criticità che richiedono una più impellente soluzione.
Marasco scrive «a nome della comunità di Nicotera e di tutti i cittadini della provincia di Vibo Valentia, per esprimere la nostra profonda preoccupazione riguardo alla situazione della sanità nel nostro territorio. Gli episodi recenti, tra cui il drammatico gesto di disperazione avvenuto presso l’ospedale Jazzolino, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una realtà che, ormai, non possiamo più ignorare». Chiede quindi a Occhiuto di «guardare alla nostra Asp con la stessa cura e attenzione che un padre riserva al figlio più bisognoso. I nostri cittadini, molte volte, si sentono trascurati, come se il loro bisogno di cure e di una vita dignitosa fosse un peso e non una priorità. È arrivato il momento di agire, di ascoltare le richieste di aiuto e di rispondere con interventi concreti e tempestivi. Non chiediamo favori, ma giustizia. Vogliamo che la sanità vibonese venga trattata con l’amore e la considerazione che merita. Il nostro ospedale, le nostre strutture sanitarie sono il cuore pulsante della comunità, e devono essere in grado di garantire assistenza adeguata e tempestiva a tutti i cittadini».
E in particolare Marasco, «certo» che un «impegno deciso» da parte di Occhiuto «possa fare la differenza», ritiene che quel che serve alla sanità vibonese sia «una maggiore allocazione di risorse, un potenziamento dei servizi e l’adozione di misure che possano risolvere le criticità evidenti». «Le saremo grati se vorrà accogliere questo nostro appello – conclude – e ci rendiamo disponibili per un incontro in cui poter discutere delle necessità urgenti e delle possibili soluzioni».