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«Un anno per una visita a Vibo». «Falso, sono sei mesi»: botta e risposta tra Patania e Asp

Il segretario provinciale della Confasi solleva il caso per una prestazione ortopedica fissata al 17 dicembre 2018. L’azienda lo smentisce: «Gli è stata proposta una data più vicina»

«Un anno per una visita a Vibo». «Falso, sono sei mesi»: botta e risposta tra Patania e Asp

«Pensavo che alla vergogna in questa provincia ci fosse un limite, mi sbagliavo giacché la rappresenta a pieno titolo la sanità. Dico questo perché oggi, recandomi a prenotare una visita specialistica con garbo e gentilezza, vengo prenotato per il 17 dicembre 2018, quindi tra un anno. Se tutto va bene, se prima non mi amputano il braccio o la mano». 

È questa la denuncia del segretario provinciale della Confasi di Vibo Valentia Giovanni Patania sulle liste d’attesa per accedere alle prestazioni specialistiche fornite dalle strutture dell’Azienda sanitaria provinciale. Denuncia che ha suscitato la ferma presa di posizione dell’azienda che ha smentito la tempistica fornita da Patania (documentata con la ricevuta di prenotazione) fornendo tempi sostanzialmente dimezzati, anche qui con tanto di prova. 

Tornando a Patania, l’esponente sindacale dichiara: «Nel territorio dei diritti negati esistono dei meccanismi che portano una società a essere sviluppata o arretrata, la nostra purtroppo è culturalmente arretrata poiché le istituzioni che governano le dinamiche del territorio pensano solo agli incarichi, a chi deve essere il commissario della Sanità, a chi si adula davanti allo specchio pensando che essere il presidente della Commissione sanità sia solo una stelletta da mettere al petto, senza curarsi dei disagi che vivono giornalmente i cittadini».

Lo stesso Patania aveva quindi preannunciato: «non mi rassegno a questo stato di cose. Presenterò un esposto in Procura e cercherò un incontro al prefetto di Vibo Valentia, perché prima o poi qualche magistrato metterà mani a questo stato di cose, ripristinando la legalità e riportando nel territorio lo Stato di diritto».

Non si è fatta attendere, come detto, la replica dell’azienda che ha reso noto come «da un’immediata verifica fatta dagli uffici preposti, la prima data utile per effettuare un visita ortopedica è il 7 luglio 2018 presso gli ambulatori di Moderata Durant di Vibo Valentia e non il 17 dicembre 2018. Si tratta pertanto di sei mesi di attesa che, pur significativi, rientrano nella soglia prevista dalla normativa per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza».

Detto ciò, l’Asp entra nel merito del caso specifico. «Si precisa altresì – si legge nella nota -, che l’operatrice dello sportello ha regolarmente informato il signor Patania della possibilità di effettuare la prenotazione presso altre articolazioni aziendali che prevedono, per come documentato dal report, tempi di attesa notevolmente più brevi. Alla luce di quanto esposto, il signor Patania, pur nella consapevolezza che i tempi di attesa sarebbero stati di circa un anno, ha optato per la visita presso il reparto di ortopedia del presidio ospedaliero di Vibo Valentia».

Infine il riferimento ai cosiddetti “criteri di priorità” che l’azienda ha provveduto ad inserire nel sistema informatico e che «se disposti e ritenuti necessari dal medico di medicina generale, permettono la prenotazione della prima visita in urgenza entro le 72 ore».

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