Continuano a suscitare clamore e preoccupazione le dimissioni di Alberto Ventrice, unico urologo strutturato rimasto in servizio all’ospedale di Tropea. La decisione del medico, maturata dopo mesi di carichi di lavoro insostenibili e in un reparto sorretto da appena due professionisti per l’intera provincia di Vibo, rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme di una sanità territoriale ormai allo stremo. Un gesto che non solo rischia di lasciare scoperto un servizio essenziale, ma che accende i riflettori sulle responsabilità della governance sanitaria e sulla necessità improcrastinabile di garantire condizioni dignitose a chi opera in corsia. A testimonianza dell’impatto umano e professionale del dottor Ventrice, pubblichiamo la lettera di un paziente, Mimmo Cugliari, che ha voluto esprimere la propria vicinanza e la propria gratitudine:

«Caro Alberto, sono profondamente turbato dalla notizia delle tue dimissioni, un gesto che rischia di privare la nostra comunità di un professionista eccezionale come te. La tua decisione è un grave segnale della crisi che attraversa la sanità del nostro territorio e mi induce a riflettere sulla necessità di batterci per garantire ai cittadini vibonesi la stessa dignità di tutto il territorio nazionale».

«Come paziente nel reparto di Urologia dell'ospedale di Tropea – continua Mimmo Cugliari –, ho avuto modo di toccare con mano la tua umanità, la tua disponibilità e la tua professionalità. La tua presenza costante e attenta ai bisogni dei pazienti, anche nelle ore più difficili, è stata per me motivo di grande conforto e speranza. La tua dedizione e il tuo impegno sono stati fondamentali per garantire prestazioni di livello e per la sopravvivenza stessa del reparto. La tua umanità e empatia nei confronti dei pazienti sono state un esempio per tutti noi e hanno fatto la differenza nella vita di molte persone. Spero che la triade commissariale possa comprendere l'importanza del tuo ruolo e delle tue esigenze, e che possa trovare una soluzione per garantire la continuità dell'assistenza ai nostri cittadini. Sarebbe un peccato perdere un professionista come te, che ha sempre messo al centro dei suoi pensieri la salute e il benessere delle persone».

«Spero – ha poi aggiunto il paziente – che tu possa trovare la motivazione per continuare a fare ciò che fai meglio di chiunque altro, cioè aiutare le persone con professionalità e dedizione. Sei un caro amico e un professionista eccezionale, e spero che tu possa trovare la soluzione migliore per te e per la nostra comunità. Mi auguro che il prefetto, sua eccellenza dott.ssa Anna Aurora Colosimo, prenda a cuore questa situazione sanitaria vibonese che sta degenerando e che possa intervenire per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, come previsto dalla Costituzione».