venerdì,Marzo 29 2024

Limbadi inaugura la “villa dei caduti” e dà la cittadinanza onoraria al Milite ignoto

L'area è stata riqualificata con il contributo di un privato cittadino, da qui l'invito del sindaco: «Impegniamoci tutti a rendere il nostro paese più bello». La cerimonia è stata anche occasione per ricordare i giovani che hanno perso la vita durante la guerra

Limbadi inaugura la “villa dei caduti” e dà la cittadinanza onoraria al Milite ignoto
Un momento della cerimonia

È stata inaugurata a Limbadi la “villa dei caduti”, dopo i lavori di riqualificazione eseguiti grazie al contributo di un privato cittadino: l’imprenditore Giorgio Nicola Pino – oggi residente a Caserta ma nativo del comune vibonese -, nominato Cavaliere del lavoro da Mattarella nel 2016. Lo stesso Pino era presente alla cerimonia, presieduta dal sindaco Pantaleone Mercuri e occasione per un’altra importante iniziativa: il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, nel centenario della tumulazione all’Altare della Patria a Roma. [Continua in basso]

Un momento della cerimonia

La sistemazione di quest’area vuole essere solo un primo passo per il «restyling dell’intero paese, affinché chiunque arrivi possa dire “che bello”», ha affermato il primo cittadino, lanciando l’invito, a chiunque possa, a dare una mano. Gli ha fatto ecco il cavalier Pino: «Limbadi mi ha dato tanto, ho trascorso qui tutta la mia fanciullezza e gioventù negli anni Sessanta, ed era uno dei paesi più belli del centro Italia – ha detto rivolgendosi soprattutto ai giovani -. Vorrei che ora tornasse com’era e l’unico modo per farlo è che tutti ci impegniamo per tenerlo bello e pulito. Allora c’era anche tanta solidarietà e unione tra la gente. Sarebbe bello se, ognuno nel suo piccolo, facessimo tutti la nostra parte. Io – ha concluso – ci sarò sempre».

Una unione, una collaborazione tra tutti i cittadini, che è stata suggellata in questa occasione dalla presenza alla cerimonia della leader dell’opposizione in consiglio comunale, Rosalba Sesto, la quale ha ricordato la commovente storia dello zio – Pantaleone Sesto – che compare nell’elenco dei caduti, morto a soli 19 anni in un forno crematorio a Dachau, dopo essere stato cavia per alcune sperimentazioni di farmaci. Un giovane che come tanti altri ha perso la vita troppo presto per difendere la sua patria. [Continua in basso]

Una storia che è anche quella del Milite ignoto, ricordata dal vicesindaco Giuseppe Tripaldi, il quale ha spiegato che Limbadi è tra i tremila comuni italiani (56 in Calabria) che hanno risposto all’appello del Gruppo medaglie d’oro al valore militare d’Italia che in collaborazione con Anci ha avviato un progetto affinché in ogni angolo dello Stivale sia conferita la cittadinanza allo sconosciuto soldato che riposa al Vittoriano e rappresenta tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani. Un passo che il Comune di Limbadi ha fatto tramite una delibera, che è stata letta durante la cerimonia dal baby sindaco Marya Timpano.

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