martedì,Aprile 16 2024

Una ciocca di capelli contro la violenza in Iran: il Comune di Polia aderisce all’iniziativa

Un gesto di solidarietà nei confronti delle donne e degli uomini iraniani, scesi in piazza dopo la morte di una 22enne arrestata perché indossava male il velo

Una ciocca di capelli contro la violenza in Iran: il Comune di Polia aderisce all’iniziativa
Nell'immagine la 22enne uccisa a Tehran

Il Comune di Polia si stringe al popolo iraniano e aderisce ad un’iniziativa di solidarietà, e al contempo di protesta, lanciata dalla Triennale di Milano. Tutto trae origine dalla morte, il 16 settembre scorso, di Mahsa Amini, 22enne curda arrestata dalla polizia religiosa a Tehran perché non portava il velo in modo corretto e deceduta probabilmente in seguito a un pestaggio. Da quel momento, uomini e donne sono scesi nelle piazze iraniane per protestare contro la Repubblica islamica. Ancora oggi le manifestazioni proseguono, sono decine i morti e centinaia le persone arrestate dalle autorità iraniane. Tra i fermati, come comunicato ieri dal ministero degli Esteri di Teheran, ci sarebbero anche italiani. [Continua in basso]

«Ciò che sta succedendo in Iran è aberrante – scrivono gli amministratori di Polia -. Il Comune di Polia si stringe al dolore delle donne e degli uomini iraniani e si unisce alla protesta pacifica lanciata dalla Triennale di Milano». L’istituzione culturale meneghina, nei giorni scorsi, ha invitato chiunque voglia aderire a donare una propria ciocca di capelli, legata con un filo. Un gesto semplice, che si ispira a quello coraggiosamente compiuto dalle donne iraniane nelle piazze delle principali città. Le ciocche raccolte verranno poi consegnate al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta.
Nel solco di questa iniziativa, il Comune di Polia cerca parrucchieri disposti a collaborare per raccogliere le ciocche di capelli di chi vorrà partecipare.

Un gesto, quello del taglio di una ciocca di capelli, che potrebbe sembrare piccolo a queste latitudini ma che in Iran ha assunto un significato forte, simbolico. Una sorta di urlo di rabbia e protesta per dire no alle sopraffazioni e alle violenze soprattutto ai danni delle donne. Lo ha spiegato a SkyTg24 Bita Malakuti, poetessa iraniana: «Il taglio dei capelli è una vecchia cerimonia usata in Iran e in altri paesi limitrofi. Significa “lutto”: quando ci si trova di fronte a una grande tristezza o rabbia, allora ci si tagliano i capelli. È come mettere da parte il proprio senso estetico o la propria bellezza per far vedere che si è tristi. Adesso questo è diventato simbolico».

Articoli correlati

top