giovedì,Dicembre 12 2024

Paravati in festa per il ritorno dell’effige di Maria Santissima Addolorata

L’antica statua della Vergine è stata riportata nel paese di Natuzza dopo un opportuno intervento di restauro. Ad accoglierla il vescovo e il sindaco

Paravati in festa per il ritorno dell’effige di Maria Santissima Addolorata
Foto Luca Dimasi

Festa grande a Paravati per il ritorno dell’antica statua di Maria Santissima Addolorata, fresca di restauro. Ad accogliere con tutti gli onori l’effigie della santa Vergine e a partecipare all’apposito cerimoniale è stata una comunità intera, raccolta attorno al vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e al parroco di Santa Maria degli Angeli, don Antonio Pileggi. Presente anche il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, a dimostrazione di quanto fosse sentito e atteso il ritorno dell’antica statua nel paese natio della Serva di Dio Natuzza Evolo. Il tutto si è svolto nella suggestiva cornice dei ruderi della vecchia chiesa di Paravati, abbandonata in seguito agli eventi tellurici del 1905 e 1908 e situata nel borgo antico, a pochi metri di distanza dalla casa natale di Mamma Natuzza e dalla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” da lei voluta per la costruzione della Villa della Gioia. Qui, dopo i saluti di don Pileggi e del sindaco Giordano, a fare un excursus storico di Paravati è stato il presidente della Fondazione di religione e di culto, don Pasquale Barone, per decenni parroco di questa comunità.

Successivamente si è proceduto all’avvio della novena in vista della festa patronale dell’Addolorata di domenica 17 settembre e al successivo rito di svelamento e di benedizione dell’opera. Subito dopo monsignor Nostro ha presieduto l’apposita celebrazione eucaristica all’aperto. Ad intervenire sulla statua è stato il restauratore Nicola Mazzitelli, sotto la direzione della Soprintendenza di settore del Ministero della Cultura. Nell’occasione, con il supporto di  mezzi audiovisivi, l’esperto ha illustrato ai presenti le varie fasi del complesso restauro e spiegato il valore artistico e le caratteristiche peculiari della scultura sacra. Al termine della santa messa l’effige è stata riportata a spalle e in processione nell’attuale chiesa intitolata a Maria Santissima Addolorata. Il suo restauro è stato effettuato per volontà e con il supporto dell’omonima confraternita attualmente guidata dal priore Pino Furci.  Finita la cerimonia religiosa, questa sera 9 settembre, alle 21.30, si darà spazio alla festa civile con l’atteso concerto di Nenè Ingiulla, dedicato al grande Fabrizio De Andrè.

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