mercoledì,Maggio 15 2024

Rombiolo, la corale “Schola cantorum” restituisce decoro all’aiuola all’ingresso del paese

Il direttore Lagadari: «Tante persone ci hanno offerto il loro aiuto. Un bell’esempio di comunità»

Rombiolo, la corale “Schola cantorum” restituisce decoro all’aiuola all’ingresso del paese

«Il messaggio che vorremmo diffondere è quello di ricordare a tutti che insieme possiamo costruire posti più belli e accoglienti, non solo per noi che ci abitiamo, ma anche per chi viene a trovarci. Non a caso l’aiuola da noi “adottata” si trova in prossimità dello svincolo per San Calogero, proprio all’entrata del paese». Gregorio Lagadari, direttore della corale polifonica “Schola Cantorum Don Raff. Lagadari” spiega così il senso dell’iniziativa portata avanti a Rombiolo. I lavori realizzati nell’area hanno permesso di rendere decorosa una zona di passaggio: «Con l’accensione delle luci intendiamo richiamare l’attenzione sulla consapevolezza che ciascuno di noi ha il potere di fare qualcosa per rendere il mondo un posto migliore», aggiunge il presidente del sodalizio. Il progetto “Adotta un’aiuola”, mira a migliorare la qualità del verde pubblico attraverso la manutenzione delle piccole aree verdi presenti sul territorio comunale, grazie alla volontaria partecipazione di cittadini e associazioni che se ne fanno carico. In programma il 23 dicembre alle ore 19.00, l’accensione delle luci. «La nostra esperienza – aggiunge il presidente Lagadari- non è stata solo fine a se stessa, ma è stata un bell’esempio di generosità, altruismo e sensibilità da parte dei nostri concittadini. Vorrei mettere in luce, infatti, la generosità di quanti, pur esterni alla nostra corale, vedendo l’impegno, hanno deciso di aiutarci in vari modi: non solo offrendoci piccoli momenti di ristoro con acqua e caffè, ma anche donando piantine, decorazioni, contribuendo economicamente alle spese da sostenere e persino mettendo a disposizione la propria professionalità come per la realizzazione dell’impianto elettrico e dei lavori in pietra che hanno impreziosito il piccolo spazio. Credo -sottolinea- che tutto ciò sia un bel esempio di “comunità” che ci ha resi ancora più orgogliosi ed entusiasti. In un mondo in cui siamo spesso concentrati a ricercare visibilità, è bello scoprire che esistono ancora persone che nel silenzio e senza lodarsi sui social, si accorgono del prossimo e danno valore a ciò che si fa per il bene comune».

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