sabato,Maggio 4 2024

Fine Ramadan, il “pensiero” di don Cannatelli ai musulmani del Vibonese

Dal presidente di “Abraham” l’invito a cristiani e musulmani a pregare insieme per la pace in Palestina e «a lavorare uniti per costruire ponti e non muri»

Fine Ramadan, il “pensiero” di don Cannatelli ai musulmani del Vibonese

Domani – martedì 9 aprile – per i credenti dell’Islam si concluderà il periodo del Ramadan. Un mese sacro di preghiera e digiuno che ha interessato anche i musulmani residenti nel Vibonese. Al riguardo, a loro e alle loro famiglie giungono oggi i più cordiali saluti del presidente dell’associazione di volontariato “Abraham”, nonché già direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, don Bruno Cannatelli. «Nelle scorse settimane in cui noi cristiani abbiamo vissuto la Quaresima – sottolinea l’ex presidente della Caritas diocesana – voi musulmani avete pregato e digiunato per rispettare i precetti della vostra fede e siamo stati più vicini, perché il tempo più sacro per le nostre religioni è arrivato quasi nello stesso momento a celebrare con gioia la nostra rispettiva festa. La preghiera, il digiuno e la carità hanno caratterizzato le settimane che abbiamo appena trascorso per prepararci a qualcosa di grande: l’incontro con Dio. Ma l’incontro con il misericordioso deve sempre più consolidare l’incontro tra noi. Purtroppo – aggiunge – abbiamo oggi giorno sotto gli occhi la guerra che insanguina i luoghi santi della Palestina. Continuiamo insieme la nostra preghiera perché sia ristabilita la pace. Chiediamo la pace per la striscia di Gaza e per tutte le popolazioni che sono nel colpite dalla guerra. E anche qui da noi, pur nelle diversità di opinioni, non devono mancare il rispetto, il dialogo, la condivisione convinti che tutti dobbiamo essere uniti, che è importante costruire ponti e non muri». Nel suo messaggio don Cannatelli mette in evidenza, poi, «che Ramadan e Quaresima quest’anno hanno avuto lo stesso obiettivo: fare digiuno dall’odio e dalla durezza delle parole per creare il clima della pace. Sono trascorsi 5 anni – ricorda – da quando Papa Francesco e il Grandi Imam di Al Azhar Ahmad Al-Tayyeb hanno firmato congiuntamente il “Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”. Accogliamo con mente pronta e cuore generoso la loro esortazione a perseverare nel dialogo fraterno tra credenti in Dio e a collaborare insieme, affinché gli uomini insieme davvero accolgano questo messaggio di fratellanza e di pace universale che Dio ci dona. Edifichiamo insieme la cultura dell’incontro e della pace». In conclusione, dal presidente di “Abraham” giungono ai «fratelli e sorelle credenti dell’Islam Vibonese» i migliori auguri per la prossima festa di Eid al-Fitr, accompagnati dall’auspicio «che stiate bene per tutto l’anno che viene».

LEGGI ANCHE: Migranti, Parole e Fatti | Mileto luogo privilegiato di incontro tra religioni e culture diverse

Mileto: morta la donna del “favorite…”, simbolo dell’accoglienza dei calabresi

top