sabato,Dicembre 14 2024

Dal servizio accoglienza ai nuovi itinerari del turismo: siglato accordo tra Parco delle Serre e Unpli Calabria

Tra le novità: l'istituzione di punti informativi e la creazione di un archivio della memoria che raccolga tutto il patrimonio culturale immateriale del territorio

Dal servizio accoglienza ai nuovi itinerari del turismo: siglato accordo tra Parco delle Serre e Unpli Calabria
La firma del protocollo e sullo sfondo uno dei panorami del Parco delle Serre

Promuovere e tutelare nonché valorizzare il territorio anche attraverso itinerari turistici esclusivi e sostenibili. Su queste basi è stato siglato l’accordo tra il Parco naturale delle Serre, rappresentato dal presidente Alfonsino Grillo e il presidente Unpli Calabria, Filippo Capellupo.

Il protocollo

Concretamente il protocollo, sottolinea Domenico Cerminara vice presidente Unpli, con delega ai Parchi e alle aree protette, «rappresenta di fatto –  attraverso il passaggio con le Pro Loco – il segmento della rete ideale che mette in relazione le aree protette, svolgendo un importante servizio di accoglienza ed informazione turistica utile alla scoperta ed alla fruizione del territorio delle aree interessate. In particolare, l’Unpli si impegnerà a promuovere l’istituzione dei punti informativi del Parco, nelle sedi Pro loco già autorizzate all’apertura di Ufficio di informazioni e accoglienza ai turisti (Iat)». 

Soddisfazione espressa dal presidente del Comitato provinciale di Vibo Valentia Unpli, Eugenio Sorrentino (alla guida anche della Pro loco di Zungri), del presidente della Pro Loco di Vibo Valentia, nonché delegato regionale dell’Unpli, Michele Catania, e della delegata (past presidente) Giusi Fanelli che avendo intrapreso il dialogo con il Parco quando era in carica ha accolto con entusiasmo e gratitudine l’invito alla conclusione di questo progetto in cui tanto crede.

L’archivio della memoria

Tra le novità, come specificato dai presidenti Grillo e Capellupo, è anche la creazione di un “archivio della memoria” che raccolga tutto il patrimonio culturale immateriale del territorio: quali le tradizioni orali intese come veicolo del sapere, le arti, le pratiche sociali, i riti e le feste, l’artigianato tradizionale, la conoscenza e le pratiche concernenti la natura e le rappresentazioni, cosi come i sapori e gli spazi culturali associati ad essi che le comunità conoscono come facenti parte del loro patrimonio culturale. A ciò si aggiunge la proposta di nuovi itinerari del turismo, specie per quelle località e circuiti meno noti, realizzando un’agenda del turista in grado di coordinare tutte le iniziative promosse attraverso i punti istituzionali Iat delle Pro loco.

L’obiettivo comune, concludono, «è indirizzato alla protezione, conservazione e difesa del paesaggio e dell’ambiente, alla riqualificazione dei valori naturali presenti e alla ricostruzione di quelli degradati per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni residenti, creare sviluppo delle attività produttive e lavorative tradizionali e compatibili con lo sviluppo sostenibile, favorendo le attività culturali e ricreative, nonché quelle turistiche, sportive, compatibili con le esigenze prioritarie di tutela svolgendo l’importante ruolo propulsivo e divulgativo, attraverso una capillare rete presente su tutto il territorio».

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