martedì,Dicembre 3 2024

L’asfrofilo vibonese Scarmato nel gruppo che ha scoperto un nuovo pianeta intorno a una stella simile al sole

Il professore di San Costantino di Briatico ha collaborato con il Gruppo Astrofili Palidoro che ha raggiunto l'importante risultato

L’asfrofilo vibonese Scarmato nel gruppo che ha scoperto un nuovo pianeta intorno a una stella simile al sole

C’è un altro pianeta intorno alla stella simile al Sole TIC 393818343, distante 300 anni luce. Il primo pianeta, un gigante gassoso simile a Giove, era stato individuato circa quattro mesi fa e anche questa volta la scoperta si deve agli astrofili italiani Giuseppe Conzo e MaraMoriconi, entrambi del Gruppo Astrofili Palidoro. I due hanno collaborato con Nello Ruocco, dell’Osservatorio Nastro Verde a Sorrento, Toni Scarmato di San Costantino di Briatico (Vibo Valentia) e con gli americani Nicholas Leiner e Kyle Lynch,dello Johnston Community College a Smithfield (North Carolina).

Il nuovo pianeta extrasolare, indicato con la sigla TIC393818343, è descritto sulla piattaforma arXiv, che accoglie lericerche in attesa di revisione scientifica. E simile a Nettunoe orbita molto vicino alla sua stella, a una distanza di circa2,05 volte inferiore rispetto al primo pianeta del sistema, TIC393818343 b. Per completa un’orbita impiega circa 7,85 giorni. «È davvero affascinante», dicono gli astrofili commentando la scoperta, possibile grazie alla collaborazione tra astronomi professionisti e amatoriali. Hanno lavorato insieme utilizzando tecniche come la fotometria di transito, che permette di rilevare e misurare variazione nella luminosità di una stella dovuta al passaggio di un altro corpo contro il suodisco.

Ad accendere l’entusiasmo è il fatto che «la presenza del nuovo pianeta conferma che il sistema TIC 393818343 è un sistema multi-planetario, il che apre la possibilità di ulteriori studi per identificare altri pianeti o caratteristiche peculiari», rileva Conzo. La scoperta suggerisce quindi che il sistema potrebbe essere ancora più complesso di quanto inizialmente previsto, aprendo la possibilità di ulteriori studi per identificare altri pianeti o caratteristiche peculiari.

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