Tropea, cambio al vertice della Consulta delle associazioni – Video
Dopo le polemiche l’organismo trova la sintesi sulla figura di Pino Romeno in quota Vela club. Ecco le sue priorità
Dopo otto anni di presidenza dell’avvocato Ottavio Scrugli (Anthropos); dopo uno scontro tra fazioni che ha diviso in modo anche abbastanza doloroso la Consulta delle associazioni di Tropea; e ancora, dopo una querelle che ha tenuto banco per due mesi in città, finalmente, da sabato primo febbraio, l’organo di riferimento culturale più autorevole della capitale balneare regionale ha un nuovo presidente, questa volta in quota Vela Club: Pino Romeo.
Una scelta conciliante, di unione e superamento delle frizioni nate in opposizione alle precedenti due candidature: Dario Godano, in quota Libertas, e Rocco Polito in quota Rotary, nobilmente ritiratisi vista l’inconciliabilità del loro permanere e l’impossibilità di far convergere l’unanimità delle preferenze sull’uno piuttosto che sull’altro, specie all’indomani dell’improvvisa accelerata d’iscrizioni sul registro dei votanti, che aveva esacerbato più d’un animo e dato vita ad un tempestoso interregno pre-elettorale.
Oggi Romeo si presenta come l’uomo in grado di ricucire uno strappo il cui protrarsi rischiava di essere dannoso non solo per le associazioni, ma per la tenuta della temperie culturale, soprattutto in vista della grande sfida costituita dall’ingresso ufficiale della città nell’elenco delle candidate a Capitale della Cultura 2021. «La mia candidatura – racconta Romeo – nasceva dalla constatazione che di fatto non vi erano alternative. Nessuno si proponeva. Così, dopo la fase di opposizione forte tra le associazioni ed il passo indietro dei candidati, avevo proposto la mia candidatura nel corso della riunione dove si era votato per la modifica al regolamento, la sera delle elezioni».
«Oggi la priorità è la ratifica delle nomine del direttivo, formato dalla segretaria uscente Maria Antonietta Pugliese, dalla dottoressa Annunziata Rombolà, da Saverio Muscia, da Mirante Marini. Dopodiché ho intenzione di mettere mano al regolamento per appianare le asperità emerse in seno all’ultima votazione. Altra urgenza, un sistema informatico che mettendo in rete tutte le associazioni agevoli una calendarizzazione omogenea, e allontani il rischio della sovrapposizione degli eventi (specie il sabato, giornata in cui tutte le associazioni organizzano spesso le loro iniziative in contemporanea). Infine ho in mente di organizzare un open day, una giornata in cui tutte le associazioni possano proporsi alla popolazione, mostrando le loro attività, aprendo le sedi, presentandosi alla città ed ai suoi ospiti. Tutto verrà proposto nelle prossime riunioni, che continueranno ad essere effettuate ogni primo sabato del mese, nella stessa sede, il sedile di piazza Ercole. Il prossimo appuntamento è il 7 marzo».