lunedì,Maggio 13 2024

Nicotera, Marasco: «Falcone una guida pure per gli amministratori»

Il sindaco ricorda la strage di Capaci: «La legalità va praticata da tutti, a cominciare da chi gestisce la cosa pubblica»

Nicotera, Marasco: «Falcone una guida pure per gli amministratori»
Il sindaco durante il discorso sulla legalità

Anche Nicotera ha celebrato la Giornata della legalità nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci, in cui furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Per l’occasione, un lenzuolo bianco è stato esposto da uno dei balconi del palazzo municipale. Durante la cerimonia, è stata espressa, a nome di tutta l’amministrazione comunale, da parte del consigliere con delega alla Legalità, Barillari, la solidarietà ai magistrati Gratteri e Maresca, fatti oggetto di pesanti e volgari offese sui social.

«Le stragi di Capaci e di via D’Amelio – ha dichiarato il sindaco Pino Marasco – segnarono insieme, la fine e l’inizio di una nuova fase della vita della nazione. Prima di Falcone e Borsellino e del maxiprocesso, persino l’esistenza stessa del cancro mafioso veniva messa in dubbio. È proprio la sentenza della Cassazione, a conferma del risultato delle indagini dei due magistrati, che inflisse un duro colpo all’organizzazione mafiosa. Mafia che sentendosi minacciata, reagì con l’unico linguaggio che conosce e cioè quello della violenza e pianificò con inaudita ferocia l’eliminazione di Falcone e Borsellino».

Un sacrificio che non deve essere vano, secondo Marasco: «La lotta da essi intrapresa non è certo conclusa e passa anche da una corretta gestione della cosa pubblica. Per questo, per noi amministratori locali, questa ricorrenza ha un valore speciale, perché anche noi dobbiamo sempre ricordarci che la legalità non è una parola da sfoggiare in occasione di convegni e passerelle ma un imperativo morale, una barriera contro chi persegue lo scopo di piegare i pubblici poteri a qualunque interesse di parte, criminale e non. È inoltre nostro obiettivo e dovere, quello di mettere in pratica tutte quelle azioni che consentano ai cittadini di rioccupare quegli spazi che l’azione di magistrati e forze dell’ordine hanno sottratto al dominio delle mafie».

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