martedì,Maggio 14 2024

Mileto, una via per monsignor Cortese: partita la raccolta firme

La richiesta è di numerosi cittadini. Vescovo della diocesi dal 1979 al 2007, nel 2010 fu insignito della cittadinanza onoraria

Mileto, una via per monsignor Cortese: partita la raccolta firme
Il compianto monsignor Cortese

L’intitolazione di una via a monsignor Domenico Tarcisio Cortese, vescovo di Mileto dal 1979 al 2007. Questo chiede il comitato spontaneo sorto in queste settimane nella cittadina normanna, proprio per perorare tale causa. L’iniziativa è stata messa in cantiere con tanto di raccolta di firme da consegnare al Comune, e tra l’altro sta riscuotendo grande successo nella città sede di diocesi, e non solo. Tra i promotori e primi sottoscrittori della richiesta, anche l’ex sindaco di Mileto Rocco Condoleo, il quale in quella veste, nel 2010, aveva provveduto ad assegnare la cittadinanza onoraria all’allora vescovo emerito. Alla base della proposta di intitolazione di una via a monsignor Cortese, «possibilmente nelle vicinanze della basilica cattedrale», il suo amore «sincero e convinto» per la città, il suo alto impegno «a favore dei deboli e dei diseredati e per avviare la società verso un cammino di legalità, giustizia e moralità, secondo un modello autenticamente cristiano e francescano», ma anche le tante iniziative portate avanti «a difesa, valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali e per dare lustro a questa sede episcopale, con la presenza continua e costante di illustri prelati, esimie personalità della cultura nazionale ed estera e eminentissimi cardinali».

Monsignor Cortese, nativo di San Giovanni in Fiore, è morto l’11 novembre del 2011 a Roma, nello spartano appartamento che da qualche tempo occupava all’interno della Casa sacerdotale “Madre Teresa Casile” gestita dalle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù. D’allora il suo corpo riposa in un sepolcro in marmo bianco situato nella navata destra della chiesa madre della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Prima di diventare vescovo aveva rivestito l’incarico di ministro provinciale dell’ordine dei Frati minori francescani. Nel corso del suo quasi trentennio di attività pastorale alla guida dell’episcopato miletese, contrassegnata anche da alcuni momenti di sofferenza, difficoltà e incomprensione, era indubbiamente riuscito a lasciare una traccia indelebile del suo operato. Tant’è che ancora oggi è molto amato dai fedeli.

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