Vibo Valentia: la Statale 18 chiusa al transito e quei percorsi alternativi da incubo – Video
L’interdizione della principale arteria che conduce da Vibo Valentia alla marina ha mandato in tilt la circolazione. Ma i maggiori disagi si registrano nella frazione Longobardi che resterà isolata fino a fine maggio
Poco più di 12 chilometri che si percorrono in un quarto d’ora. Tanto il tempo per raggiungere Vibo Marina dalla statale 18 a Vibo Valentia. L’arteria è oggi interdetta alla circolazione per rischio caduta massi e interventi di messa in sicurezza. Ed è caos: raggiungere il centro città diventa estenuante, il traffico è selvaggio, i collegamenti da e per la costa impossibili. Due i percorsi alternativi non segnalati.
I percorsi alternativi
Il primo è da Maierato. Tempo di percorrenza 35 minuti, traffico permettendo. Punto di ingorgo la rotatoria dove sta sorgendo il nuovo ospedale. Un tratto disseminato di buche e avvallamenti di terreno. Da Maierato, dopo una serie di tornanti e un panorama mozzafiato si raggiunge Pizzo. Freccia a sinistra e direzione Vibo Marina. Tragitto numero due che percorriamo all’inverso, da Triparni a Vibo Valentia: 22 chilometri di curve e buche che mettono a dura prova gli pneumatici. Tempo di percorrenza: 30 minuti. Una vera e propria odissea per gli automobilisti costretti a viaggiare per lavoro. Ci si augura l’imminente riapertura della statale 18 che di fatto ha isolato il centro città dalla costa.
Un paese fantasma
A subire i maggiori disagi sono però i cittadini della frazione Longobardi. Qui un altro cantiere per la messa in sicurezza di una strada franata nel 2019 ha portato alla chiusura dell’arteria. Un paese fantasma, operai al lavoro e qualche automobilista che non vede il divieto apposto all’ingresso del paese e si immette nella strada per poi dovere fare dietrofront. Entriamo nell’unico bar tabacchi della zona. Da stamattina il titolare ha preparato due caffè e forse resteranno gli unici della giornata: «Questo è diventato un paese fantasma. È dal 2019 che la strada è parzialmente interdetta alla circolazione per via di una frana. La nostra attività aveva già subito pesanti conseguenze, senza contare il Covid. Ora che l’arteria è completamente chiusa, gli incassi si sono azzerati. Come facciamo a pagare il mutuo, le bollette e le tasse? Perché il sindaco Maria Limardo non interviene per scongiurare la fine della nostra attività?». Chiede aiuto Antonio Lo Turco e spera che il suo appello non cada nel vuoto.