Arriva Conte, triste addio di Calzona al Napoli: con l’allenatore vibonese peggiore media punti degli ultimi 15 anni
Subentrato lo scorso mese di febbraio a Mazzarri sulla panchina dei partenopei, non è riuscito a risollevare la squadra azzurra. Adesso, però, avrà l'occasione di riscattarsi agli Europei con la "sua" Slovacchia
Antonio Conte è pronto a diventare l’allenatore del Napoli. Dopo che nei giorni scorsi è stato avvistato in Calabria, più precisamente a Vibo Marina, l’ex ct della Nazionale è atterrato a Fiumicino nel pomeriggio di ieri. Il tecnico si è recato prima negli uffici della Filmauro, nel centro di Roma, dove ad attenderlo c’era il presidente, Aurelio De Laurentiis. Con lui anche il fratello Gianluca, che lo accompagna nello staff tecnico, e il direttore sportivo del club, Giovanni Manna. L’ex ct tra le altre di Juventus e Inter, che oggi dovrebbe firmare il contratto fino al 2027, è stato ricevuto dal numero uno del club azzurro, per poi andare a cena tutti insieme.
L’arrivo sulla panchina del Napoli di Antonio Conte significa anche l’addio di Francesco Calzona, allenatore calabrese, di Cessaniti, subentrato in corsa dopo l’esonero di Walter Mazzarri. Il tecnico vibonese, che è anche ct della Slovacchia, arrivò al Napoli lo scorso mese di febbraio, nel tentativo di risollevare una squadra apparsa sin dalle prime giornate del campionato una brutta copia di quella che aveva invece trionfato nella Serie A 2022-23 sotto la guida di Luciano Spalletti, nel frattempo diventato commissario tecnico dell’Italia. Con Mazzarri in panchina, infatti, il Napoli non esprimeva quel calcio spumeggiante visto appena qualche mese prima, da qui la decisione del club partenopeo di cambiare rotta e affidarsi appunto all’allenatore vibonese. Una scelta, però, che non ha portato ai risultati sperati.
La stagione di Serie A è giunta al termine e per il Napoli il bilancio non è dei migliori. La squadra partenopea ha ceduto lo scettro di campione d’Italia all’Inter e, clamorosamente non è riuscita neppure a qualificarsi per le competizioni europee, chiudendo mestamente al decimo posto in classifica.
Per il calabrese Francesco Calzona, una partentesi da dimenticare. Sotto la guida di “Ciccio” da Vibo, il Napoli ha infatti registrato la peggior media punti degli ultimi 15 anni. Calzona, sulla panchina degli azzurri da marzo 2009 a maggio 2024, ha ottenuto una media di 1,21 punti in 14 partite, risultando l’allenatore con il rendimento peggiore negli ultimi 15 anni. Questa prestazione lo posiziona all’ultimo posto nella speciale classifica che include tutti i tecnici partenopei dal post-Donadoni ad oggi.
Confronto con i predecessori
Per comprendere meglio la situazione, è utile confrontare la media punti (Opta) di Calzona con quella dei suoi predecessori. Nella speciale graduatoria il migliore allenatore del Napoli negli ultimi 15 anni risulta essere Maurizio Sarri.
Maurizio Sarri: 2,16 punti in 148 partite (il migliore in assoluto) dall’11 giugno 2015 al 13 luglio 2018;
Luciano Spalletti: 2,10 punti in 96 partite dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2023;
Gennaro Gattuso: 1,89 punti in 81 partite dall’11 dicembre 2019 al 30 giugno 2021;
Rafa Benitez: 1,87 punti in 112 partite dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2015;
Carlo Ancelotti: 1,82 punti in 73 partite dal 1 luglio 2018 al 18 dicembre 2019;
Rudi Garcia: 1,75 punti in 16 partite dal 1 luglio 2023 al 14 novembre 2023;
Walter Mazzarri: 1,74 punti nella prima esperienza dal 6 ottobre 2009 al 20 maggio 2013 e 1,24 nella seconda dal 14 novembre 2023 al 19 febbraio 2024;
Francesco Calzona: 1,21 punti in 13 partite dal 19 febbraio 2024 ad oggi;
Roberto Donadoni: 1,11 punti in 19 partite dal 10 marzo 2009 al 5 ottobre 2009;
È importante considerare che ogni allenatore ha affrontato contesti e numeri di partite differenti, ma il confronto resta comunque negativo per Calzona. Adesso, però, chiusa la parentesi Napoli, l’allenatore di Cessaniti è pronto per l’Europeo in programma dal prossimo 14 giugno in Germania. Dopo aver ottenuto una storica qualificazione alla fase finale della competizione, con la “sua” Slovacchia proverà a sorprendere tutti.