Il decano del Karate tropeano Antonio La Torre ha ricevuto il 4° Dan al campus Csen svoltosi a Rossano
Il fondatore dell'Asd Tropheum Karate Club con 50 anni d'esperienza alle spalle ha dimostrato le sue abilità eseguendo il kata Gojūshiho Shō e combattimenti di kumite, ricevendo il riconoscimento dal maestro Massimiliano Roncato


Il maestro Antonio La Torre, figura storica delle arti marziali tropeane e fondatore dell’Asd Tropheum, ha raggiunto un nuovo, prestigioso traguardo, ricevendo il 4° Dan di Karate durante il campus multi-disciplina 2025 dei Centri sportivi educativi nazionali (Csen). L’importante riconoscimento è stato conferito a Rossano nell’ambito di un evento che si è svolto dal 30 maggio al 2 giugno e che ha visto anche l’assegnazione di titoli tecnico-sportivi per allenatori e ufficiali di gara regionali. Per l’occasione, La Torre ha dimostrato la sua maestria cimentandosi nel Gojūshiho Shō, un kata superiore dello stile Shotokan, oltre a una serie di kihon di sua composizione e una sessione di kumite. Il conferimento del 4° Dan è avvenuto per mano del maestro Massimiliano Roncato, responsabile nazionale arbitri e della formazione per il karate del Csen, di fronte al vicepresidente nazionale Csen, Francesco De Nardo, e a tutti gli allievi del campus, tra cui atleti provenienti da tutta la Calabria e due tesserati della Asd Tropheum.
Roncato ha espresso il suo onore nel conferire il grado a La Torre, sottolineando il valore del riconoscimento. La cerimonia ha visto la presenza di un parterre d’eccezione, con numerosi tecnici e atleti di spicco del mondo del karate. Tra questi, Fulvio Sole, atleta professionista del Gruppo sportivo Fiamme gialle con una carriera costellata di successi internazionali, Salvatore Loria, ex capitano e allenatore della Nazionale azzurra Senior, la campionessa Sara Soldano con il suo maestro Antonio Di Serio, il maestro di karate tradizionale del Musokan Claudio Micieli, e il maestro Vito Greto, referente regionale Csen per il karate.
Una vita dedicata al Karate da Milano al ritorno in Calabria
La passione di Antonio La Torre per il karate affonda le radici in circa cinquant’anni di storia. Originario di Tropea, si trasferì giovanissimo in Lombardia con il padre, iniziando a praticare il karate e le arti marziali orientali a Milano sotto la guida del maestro Stefano De Gennaro. Iniziò il suo percorso seguendo le linee guida della Federazione sportiva italiana Karate e affini (Fesika) e poi all’interno della società Aikuda, dove conseguì la cintura nera. Affinò le sue competenze partecipando a corsi con i principali maestri attivi in Lombardia, raggiungendo il quarto Dan. Nonostante il successo, al momento di avvicinarsi alla Filpjk (poi confluita nella Fijlkam), La Torre scelse di ricominciare da zero il suo percorso nella nuova federazione riconosciuta dal Coni, pur non vedendosi riconosciuti i gradi precedenti. Qui si fermò al 3° Dan, iscrivendosi all’Albo dei tecnici federali già dal 1998.
«Negli ultimi 27 anni avrei potuto anche “collezionare” i Dan – ha spiegato La Torre –, ma ho preferito praticare nel mio piccolo dojo e dedicarmi all’insegnamento, ma poi sono stati i miei allievi a spingermi a conseguire questo nuovo grado dello Shotokan e, di fronte al loro entusiasmo, non ho potuto tirarmi indietro». Dopo aver fondato l’Asd Tropheum Karate Club, La Torre ha dedicato le sue energie all’insegnamento, formando numerosi atleti che si sono distinti anche a livello nazionale. Attualmente, ricopre la carica di presidente dell’Asd Energia e Ritmo, affiliata Csen, dove continua a svolgere il ruolo di direttore sportivo, organizzando corsi di karate a Santa Domenica di Ricadi e perpetuando la sua inestimabile eredità nel mondo delle arti marziali calabresi.