domenica,Maggio 12 2024

Superlega, Vibo e Perugia regalano spettacolo al PalaMaiata – Video

Finisce 3-1 per gli ospiti nella gara del "back to home" della Tonno Callipo davanti ad oltre 2100 spettatori che sfidano il freddo pungente per applaudire le due formazioni. Leon super

Superlega, Vibo e Perugia regalano spettacolo al PalaMaiata – Video

Tonno Callipo Vibo 1
Sir Safety Perugia 3

(25-22, 21-25, 22-25, 21-25)

TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Baranowicz 2, Defalco 18, Chinenyeze 9, Drame Neto 19, Carle 14, Mengozzi 3, Sardanelli (L), Rizzo (L), Hirsch 0, Marsili 0, Vitelli 0. N.E. Ngapeth, Pierotti. All. Cichello.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Leon Venero 21, Russo 4, Atanasijevic 13, Plotnytskyi 14, Ricci 10, Piccinelli (L), Biglino (L), Zhukouski 0, Colaci (L), Lanza 6, Podrascanin 4. N.E. Hoogendoorn, Taht. All. Heynen.

ARBITRI: Bruno Frapiccini e Ubaldo Luciani

NOTE: durata set: 26′, 30′, 28′, 25′; tot: 109′. Spettatori: 2.133. Incasso 3.354 euro. Mvp: Leon.

Nella grande serata del ritorno a casa, davanti alle tribune di un PalaMaiata gremite da oltre 2000 spettatori, la Tonno Callipo Calabria onora il campo con una prestazione generosa in cui affronta a viso aperto la seconda forza del campionato (ora capolista in condominio con Civitanova) Sir Safety Conad Perugia. Formazione zeppa di talenti che, presa alla sprovvista dal gioco arrembante di Vibo e dal clima infuocato del palazzetto, cedono il primo set ai padroni di casa sospinti dalla veemenza offensiva di Abouba, ma vengono poi fuori alla distanza alzando il livello del rendimento e trovando in un incontenibile Leon (Mvp del match) un terminale d’attacco implacabile che li trascina alla vittoria in 4 set. Bello comunque il gioco mostrato dal sestetto di Cichello per buona parte del confronto, capace di impensierire gli ospiti nelle fasi intermedie dei parziali e sintomatico di una nuova carica di entusiasmo da legare anche alla ritrovata dimensione domestica che, in questa stagione, è stato uno degli elementi di criticità per la squadra. Non ha dubbi su questo nemmeno il patron Pippo Callipo che a fine gara si è detto convinto che «tornare a casa e aver superato le difficoltà logistiche che quest’anno ci hanno visto giocare praticamente sempre in trasferta, darà ai ragazzi una maggiore serenità e sicurezza».   

La Fossa giallorossa

Entusiasmo sulle tribune del palazzetto provinciale rimesso a nuovo grazie all’accordo tra Provincia di Vibo e società sportiva e agli sforzi finanziari di quest’ultima per eseguire i lavori di adeguamento che hanno, alla fine, convinto anche la commissione comunale per il pubblico spettacolo. Tifoseria organizzata in gran forma a sospingere gli idoli di casa e sorrisi in campo nel pre-partita per il simbolico taglio del nastro con il presidente Callipo affiancato dal numero uno della Provincia Salvatore Solano e dal sindaco di Vibo Maria Limardo. Gremita anche la tribunetta delle autorità.

La partita. Tiratissimo il primo set con Vibo trascinata dal pubblico di casa che insegue in avvio (6-8) e nella fase centrale (14-16)  per venire fuori nel finale di gioco guadagnando due palle set. Decide Abouba con il mani-out vincente che vale il 25-22. La carica giallorossa si trascina anche in avvio di secondo parziale, la Tonno Callipo viaggia con un break di vantaggio ma è Perugia, con gli assi Leon e Atanasijevic, a rimettersi in carreggiata e ribaltare i rapporti di forza. Dall’altra parte della rete Carle e, ancora, Abouba non arretrano tenendo Vibo ad un’incollatura (11-12). C’è l’ace del martello francese per il 13-14. Perugia allunga però sul 13-17 e Vibo prova il recupero con Defalco in pipe (17-20) e sfruttando l’attacco out di Plotnyskyi che vale il 20-21. Il muro di Perugia fa però la differenza e rimette in sicurezza gli umbri che vanno al set point sul 20-24. Vibo annulla una palla set ma non basta e il parziale si chiude sul 21-25. Reagiscono i padroni di casa in avvio di terzo set (3-1). Vantaggio che si mantiene invariato sull’errore al servizio di Leon (6-3). Azione prolungata e centro di Defalco per l’8-5 vibonese e anche Chinenyeze mette la sua firma per il 9-7. Perugia non si lascia intimidire e con pazienza ricuce lo svantaggio, rimettendosi e gestendo con sicurezza il gioco. Ora è Vibo ad inseguire portandosi vicina alla parità con l’ace di Defalco che vale il 18-19. Nulla da fare: Perugia va al set point sul 21-24. Chiude Ricci e si va sull’1-2 nel conto dei set. Equilibrio nell’avvio del quarto parziale. Vibo tiene il passo fino al 6-6, poi c’è l’allungo di Perugia (6-9).  Baranowicz trova il pareggio dai nove metri (16-16), e Defalco tiene in gioco i suoi con la pipe del 18 pari. Ci pensa Leon a prendere in mano la gara e a mettere pressione al servizio. Gli umbri ottengono così un break decisivo (18-20) e l’ace di Atanasijevic dilata ancora le distanze fino al punto finale firmato dal solito Leon (21-25).

Le dichiarazioni post-gara. Michele Baranowicz (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia): «Abbiamo fatto una bella partita, ma sono altri i match su cui puntare. Abbiamo avuto tante occasioni e vuol dire che abbiamo lavorato bene. Loro hanno avuto qualcosa in più sulla battuta e anche quando li abbiamo messi in difficoltà in ricezione sono venuti fuori con grandi attacchi. Perugia è una squadra molto forte. Stasera abbiamo finalmente vissuto l’emozione di giocare a casa. Ringrazio a nome della squadra il presidente Callipo per gli enormi sacrifici compiuti e i tifosi che non ci hanno mai abbandonato».

Massimo Colaci (Sir Safety Conad Perugia): «E’ stata una partita molto dura come ci aspettavamo. Noi abbiamo giocato abbastanza male, quindi ci siamo complicati un po’ la vita, ma è anche vero che Vibo ha espressi una buona pallavolo e ha spinto tanto al servizio mettendoci in difficoltà. L’importante per noi era portare a casa la vittoria per dare seguito al nostro momento positivo. Ci siamo riusciti. Non mi dono sorpreso di fronte alle difficoltà perché mi aspettavo una Callipo così combattiva. Si tratta di una formazione cresciuta molto rispetto a qualche mese fa e spero che raggiunga la salvezza. Da meridionale mi auguro che arrivi sempre più in alto».

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