Grazie all’intensa attività posta in essere dalle Fiamme gialle si è proceduto al sequestro delle quote societarie di varie aziende del gruppo Pugliese, operante nel settore turistico tra Tropea e Capo Vaticano, che aveva contratto un debito di circa 8 milioni con il fisco.
Accanto alla cinquecentesca chiesa vibonese fanno “bella” mostra di sé cumuli di spazzatura e detriti che si «alimentano regolarmente senza che nessuno ponga fine allo scempio».
In programma sabato un incontro con i parlamentari Nesci e Parentela e il portavoce di “Cambiamo Vibo” D’Agostino. Nella stessa occasione, la presentazione del Meetup napitino.
Le economie generate dal provvedimento devono essere prioritariamente destinate al ripiano del dissesto finanziario, scrive il coordinamento delle associazioni vibonesi.