La Guardia di finanza di Vibo Valentia, su richiesta del Direzione distrettuale antimafia, ha tratto in arresto questa mattina un esponente di spicco del clan di Filandari. L’accusa è estorsione aggravata dai metodi mafiosi.
Un personaggio storico trascurato ma che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del territorio vibonese tanto da poter essere considerato il padre fondatore del porto e quindi di Vibo Marina.
Il coordinatore e il vicecoordinatore provinciali del movimento di Tosi, Massara e Staropoli, rilanciano le prospettive politiche sul territorio vibonese.
Il già consigliere comunale eletto nella lista “I democratici” si oppone alla precedente sentenza del Tar Calabria che aveva sancito il subentro di Mariano Piro al suo posto nell’assise cittadina.
Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato da Affitalia, Ige e Pubbliemme contro le ingiunzioni di pagamento emesse dal Comune di Vibo Valentia relativamente a 24 impianti per un totale di circa 50mila euro.
La dirigente comunale Adriana Teti ha spiegato come stanno le cose sulla questione dello spazzamento dei rifiuti. Parla di «inesattezze», perché «non si è letto bene il capitolato». E attacca Nazzareno Piperno dello Slai-Cobas, reo di «parlare senza sapere».
Conferenza stampa di fine anno per la giunta comunale che ha tracciato un consuntivo dei risultati raggiunti e delle iniziative avviate, tra difficoltà economiche e strutturali e lungaggini burocratiche. Lavori pubblici, lotta all’illegalità e riorganizzazione degli uffici i punti salienti.
Presentato il programma delle iniziative natalizie predisposto dal Comune con la partecipazione di varie associazioni. Il vicesindaco Bellantoni: «Offerta varia, pensata per andare incontro alle aspettative di tutti».
La chiusura dell’impianto di San Pietro Lametino per la festività ha determinato l’accumulo di notevoli quantità di spazzatura per le strade cittadine. Operai al lavoro, lamentano disagi per il cambio d’orario del servizio che prevede solo turni diurni.
Dovranno essere dislocati altrove i minori non accompagnati in carico al Comune di Vibo e già ospitati in strutture inidonee. Il provvedimento su input della Prefettura.
Dalle segreterie regionale, provinciale e comunale un duro atto di accusa nei confronti dei consiglieri di minoranza e la richiesta di «un opportuno chiarimento di coalizione sulle ragioni della scelta».
Il presidente Gregorio Polistina illustra gli obiettivi dell’organismo e lavora alla costituzione della Consulta delle associazioni e all'istituzione di un numero verde per l'assistenza ai bisognosi.
Il gruppo consiliare di maggioranza Liberali per Vibo, denominazione civica di Forza Italia a Palazzo Razza, incassa l’adesione di due consiglieri già appartenenti ai gruppi Liberamente insieme e Vibo unica.