Il Riesame ha ordinato il ripristino della misura della sorveglianza speciale. La misura era stata aggravata perché il Tribunale di sorveglianza riteneva che Pino Bandera in più occasioni avesse frequentato pregiudicati
Pino Bandera, condannato nelle operazioni Decollo, Smirne e Grandi firme, ha scontato le pene. E’ il fratello maggiore di Pantaleone Mancuso, detto Scarpuni
Il ferimento è avvenuto il 28 febbraio dello scorso anno ai danni di un soggetto noto alle forze dell’ordine. L’imputato è figlio del defunto boss Pantaleone Mancuso
Accolto il “continuato” per Pino Bandera, condannato nelle operazioni Decollo, Smirne e Grandi firme. E’ il fratello maggiore di Pantaleone Mancuso, detto Scarpuni
Il ferimento a colpi di coltello è avvenuto il 28 febbraio scorso ai danni di un soggetto noto alle forze dell’ordine. Disposto il processo anche per il figlio del defunto boss Pantaleone Mancuso
Le esequie verranno celebrate all’alba a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica e per impedire cortei con autovetture o persone mentre fa discutere il manifesto di condoglianze a nome del Comune e degli amministratori locali
Con lui ai summit anche lo zio Luigi Mancuso e Francesco D’Angelo di Piscopio. I preparativi in vista della scarcerazione di Peppe ‘Mbrogghja e il racconto su una testa mozzata portata in piazza a Limbadi dal padre Domenico
Il figlio del boss Pantaleone Mancuso, detto “l’Ingegnere”, resta in carcere al pari del giovane sorpreso con lui a Zaccanopoli. Divieto di espatrio per una donna straniera
La Cassazione deposita le motivazioni della sentenza per il 59enne di Limbadi, alias “Pino Bandera”, responsabile di aver fatto giungere in Calabria oltre tre tonnellate di cocaina
Verdetto della Cassazione. Condannato all’ergastolo, con pena poi portata a 30 anni, l’esponente più temuto del clan di Limbadi aveva chiesto la “continuazione” fra i reati di omicidio, associazione mafiosa e favoreggiamento
Romana Mancuso e il figlio Giovanni Rizzo gravemente feriti nel 2008 a colpi di pistola e di kalashnikov nell'ambito di quello che gli inquirenti ipotizzarono fosse un contrasto interno alla "famiglia" Mancuso.