La sospensione delle attività suscita ampio dibattito: «L’edificio non ha ad oggi certificazioni, per cui non poteva e non può riaprire. Perché si è andati a millantare cose inesistenti?»
L’argomento affrontato dal segretario cittadino del Pd e da alcuni consiglieri comunali in Commissione consiliare. Contestato il numero dei posti riservati e la distribuzione affidata alla Pro Loco