martedì,Maggio 14 2024

Si chiude un anno difficile per famiglie e aziende vibonesi – Video

La guerra in Ucraina ha messo in moto la macchina della solidarietà, dall'accoglienza dei profughi alla partenza di tir carichi di derrate alimentari

Si chiude un anno difficile per famiglie e aziende vibonesi – Video
La bambina ucraina accolta dai nuovi compagni di classe

È stato un anno difficile per le aziende e le famiglie calabresi. Il conflitto in Ucraina ha fatto schizzare alle stelle i prezzi dei beni di prima necessità. Prima è aumentato il grano. Poi il gas e la luce. Una batosta per milioni di persone, che ancora non si erano riprese dalla recessione innescata nel 2020 dalla pandemia.

Le donazioni inviate alle popolazioni in Ucraina

Molte aziende sono state costrette a chiudere e con loro è andato in fumo il lavoro dei dipendenti. La povertà è diventata una realtà con cui fare i conti per tantissime famiglie, costrette prima a raschiare il barile dei risparmi.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’altruismo dei calabresi, che in frangenti come questi hanno dimostrato tutta la loro generosità. Che nel corso del 2022 è stata prima rivolta ai profughi ucraini scappati dalla guerra. Molti hanno aperto le proprie case per ospitarli mentre tir carichi di derrate alimentari, medicinali e vestiario partivano alla volta di Kiev.

Antonello Murone, responsabile del Banco alimentare di Vibo

Poi quando la crisi economica ed occupazionale ha cominciato a mordere anche in Italia, i calabresi hanno aiutato (anche) i calabresi. A fare da collettore della solidarietà la Croce rossa e il Banco alimentare. In prima fila anche la Caritas, che nel 2022 ha registrato un incremento del 114% di calabresi che chiedono aiuto.

Giampiero Latassa, amministratore della Fabriella Group

A soffrire sono stati pure i grandi gruppi industriali, come quello del re del tonno, Pippo Callipo, il primo imprenditore a ricorrere alla cassa integrazione per i suoi dipendenti, dopo avere ricevuto una bolletta da 348mila euro. Fatture esorbitanti recapitate anche all’amministratore della Fabriella Group, Giampiero Latassa. Per lui una batosta da 200mila euro. Situazioni comuni a molte imprese che hanno spinto il presidente di Confindustria Vibo, Rocco Colacchio, a lanciare reiterati allarmi.

Vito e Salvatore

E se il Governo ha adottato misure per contenere i costi in bolletta, i prezzi sugli scaffali sono aumentati. Ma più la situazione si faceva critica, maggiore era il desiderio, per chi sta meglio, di aiutare gli altri. La solidarietà è stata espressa in tanti modi, anche con la vicinanza fisica. E anche il nostro Network ha fatto la sua parte, con l’editore in prima linea a sostegno dei bisognosi. Come quando, recentemente, ci siamo recati nella casa della carità, a Pannaconi, nel Vibonese. Una visita carica di emozioni che ci ha permesso di raccontare una bellissima storia di amicizia, quella di Vito e Salvatore, la cui vita è rinata dalle macerie della povertà.

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