Una sorta di contro-vertice, un’assemblea che possa mettere in evidenza la reale situazione in cui versa la sanità vibonese a fronte delle parole rassicuranti della Regione. È quanto si appresta ad organizzare l’associazione Ali di Vibonesità che ha promosso un evento pubblico in programma mercoledì 10 dicembre, alle ore 16.30, nell’Aula Magna del Convitto Nazionale “G. Filangieri”. L’iniziativa, coordinata dal rettore Alberto Capria, mira a presentare «un documento ricco di soluzioni pronti a spianare la strada al recupero della propria identità». Tra i relatori attesi vi saranno Giusi Borello, Enzo Romeo, Salvatore Fortunato Giordano, Vito Pitaro, Enzo Natale, Pino Brosio e Pino Conocchiella, con le conclusioni affidate al Commissario dell’Asp Gianfranco Tomao. Insomma, come sottolinea una nota, «i protagonisti delle più concrete sfide del territorio: Comune, Conferenza dei Sindaci, Regione Calabria, Ordine dei Medici e Associazionismo».

Il comunicato denuncia che, oltre alle criticità strutturali, non è mai stata fatta luce sul «malcostume che regna sovrano e che determina soltanto inconcludenti “commissariamenti” a catena». Ali di Vibonesità osserva inoltre che «l’aria prenatalizia si è infarcita di false interpretazioni sui modi di pensare e dire», e sottolinea che la popolazione paga un prezzo pesante per «la certificata e incontrollata gestione della spesa». Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, viene descritto come «in netta difficoltà», accusato di non aver affrontato seriamente le problematiche del territorio, mentre le «non-scelte» operate penalizzano direttamente i cittadini vibonesi.

Il gruppo civico evidenzia come le aspettative e i diritti dei cittadini subiscano «la peggiore delle umiliazioni», un quadro che non sfugge né ai cittadini né alle associazioni impegnate sul territorio. Per questo motivo, Ali di Vibonesità invita «cittadini, associazioni, sindacati ed articolazioni che insistono sul sistema giornaliero di attività» a un momento di «ulteriore riflessione e alla ricerca di una condivisione utile e forte per superare il difficilissimo momento». L’obiettivo è individuare «un percorso che esca fuori dai superati sistemi e dia la possibilità al cittadino di avere fiducia», perché la speranza di una sanità «a misura d’uomo» è possibile «se la si vuole con consapevolezza, responsabilità e amore».

L’associazione mette in evidenza i dati numerici che confermerebbero la gravità della situazione. Citando il Dca 181/2025 e l’Istat 2023, il comunicato sottolinea come Vibo Valentia abbia «la quota pro-capite pesata più bassa della Calabria, un gap di 141 euro per abitante ed un sottofinanziamento del 60 % sul fabbisogno reale». Soccorso Capomolla, intervenuto durante la serata, ha spiegato che questa penalizzazione è «strutturale, non politica», invitando la Regione ad «arrendersi di fronte all’evidenza dei fatti» e sollecitando i cittadini «a non mollare nella lotta per la ricerca di quella verità che presto verrà fuori ed inchioderà i veri responsabili di questo drammatico momento storico».

Con l’incontro di mercoledì prossimo, Ali di Vibonesità non si limita a denunciare i problemi, ma punta a costruire un percorso condiviso tra cittadini, istituzioni e associazioni, con l’obiettivo di garantire una sanità più trasparente, equa e vicina ai bisogni della comunità.