venerdì,Marzo 29 2024

Verde cancellato a colpi di motosega all’ospedale di Vibo, continua l’indignazione

La denuncia di Alessandro Caruso Frezza. Due plurisecolari olmi e tutti i pluridecennali ligustri eliminati con taglio radicale. Nella “capitale del libro”, una scelta che fa piazza pulita anche di ogni libro sui vantaggi del verde urbano

Verde cancellato a colpi di motosega all’ospedale di Vibo, continua l’indignazione
Una parte degli alberi abbattuti nel giardino dell'ospedale di Vibo
Gli alberi abbattuti nel cortile dell’ospedale

La festa degli alberi, cui lo Stato italiano ha, con l’art. 1 della legge n. 10 del 2011, dedicato una giornata annuale nazionale (il 21 novembre) al fine di piantare nuovi alberi e di sensibilizzare sul valore di essi e sulla qualità della vita umana che essi contribuiscono a migliorare e a salvare, è stata celebrata dalla Direzione dell’Ospedale di Vibo Valentia in un modo davvero molto originale: l’unico giardinetto interno, capace di offrire ai pazienti ed ai loro familiari refrigerio estivo sotto le chiome degli alberi e momenti di relax, è stato privato di tutti i suoi alberi. Eliminati a colpi di sega elettrica più di cento anni di verde a Vibo Valentia. Il tutto è accaduto fra il 24 ed il 25 novembre scorso. Due plurisecolari olmi e tutti i pluridecennali ligustri del giardinetto, che si potevano osservare e godere, sulla destra, entrando dalla porta principale dell’ospedale, sono stati totalmente eliminati con taglio radicale“. E’ quanto denuncia Alessandro Caruso Frezza, cittadino vibonese, autore di MoPAC e promotore del movimento culturale “Movimento Pecore Arrabbiate Calabresi”. [Continua in basso]

Lo scempio ambientale nel giardino dell’ospedale di Vibo

“A Milano – spiega Caruso Frezza – il Comune si è impegnato con la iniziativa “Forestiamo” e con il sito Forestiamo.org, a piantare tre milioni di alberi in città entro l’anno 2030 e lo sta facendo alla stregua dello slogan: “Piantiamo insieme 3 milioni di alberi nella grande Milano entro il 2030”. Su verdissimi manifesti pubblicitari, diffusi dappertutto, si leggono frasi didascaliche di questo genere:

“Crescerà e ci sentiremo meglio – Trascorrere del tempo tra gli alberi migliora il benessere fisico e mentale diminuendo lo stress”;
Crescerà e cambierà il volto della nostra città – Gli alberi incrementano la biodiversità e migliorano il paesaggio urbano”;
Crescerà e ci indicherà la via – La condivisione di spazi verdi pubblici aumenta la coesione sociale e rafforza il senso di comunità”;
Crescerà con i nostri figli – Adottare un albero significa lasciare un’eredità di valore per le generazioni future”;
Crescerà ed aumenterà il valore della nostra città – Piantare un albero urbano produce benefici ambientali, sociali ed economici che vanno da 2 a 5 volte l’investimento iniziale”;
“Crescerà e l’aria sarà più fresca – Gli alberi urbani possono ridurre la temperatura locale da 2° a 8° C attraverso l’ombreggiamento e l’evapotraspirazione”;
“Crescerà e torneremo a respirare – Un albero adulto può in condizioni ottimali incorporare fino a 10-20 kg di CO2 ogni anno”;
Crescerà e ci riparerà dalle piogge – La chioma degli alberi urbani possono intercettare fino al 15% delle precipitazioni”;
“Crescerà senza fare rumore – Gli alberi urbani riducono l’inquinamento acustico, proteggendo case e cittadini dai rumori del traffico e delle attività industriali”. [Continua in basso]

Il nuovo “look” dei giardini dell’ospedale di Vibo

A Glasgow, appena qualche giorno fa, si è ancora una volta ribadita, a livello mondiale, l’utilità degli alberi per contrastare il riscaldamento globale ed i connessi cambiamenti climatici.
L’art. 6 della legge sul verde urbano (la legge n. 10/2011) impone alle Regioni ed ai Comuni di provvedere all’incremento degli spazi verdi urbani al fine anche di ridurre l’effetto “isola di calore estiva”, ciò anche con riferimento anche agli edifici esistenti, tramite l’incremento, la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente nelle aree scoperte di pertinenza degli edifici.

Un ospedale con spazi verdi adeguati è segno di buona cura e di civiltà, poiché aiuta il benessere psicofisico delle persone che utilizzano le strutture sanitarie. Proprio per tal ragione il Ministero dell’Ambiente periodicamente finanzia a fondo perduto progetti di miglioramento della qualità del verde negli ospedali.
Come vedete davvero una scelta controcorrente e molto originale quella assunta e, purtroppo, attuata dagli organi di vertice dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Una scelta che fa piazza pulita anche di ogni libro sui vantaggi del verde urbano, tanto più nei luoghi ove i cittadini sono costretti a sostare nei momenti di maggiore fragilità della loro salute.
Tutto ciò ad onta di quanti si stanno prodigando per rendere Vibo Valentia meritevole del titolo ricevuto: “Vibo Valentia Capitale del Libro”, perché anche i libri di botanica e sul verde urbano sono sempre libri che non bisogna ignorare, pena l’ultimo posto della classifica delle città italiane ed il disonore del titolo ricevuto”.

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