sabato,Maggio 4 2024

Vibo, Filca Cisl: «In provincia continui rinvii e troppe opere pubbliche che restano incomplete»

La denuncia del sindacato dopo che è stata revocata l’aggiudicazione dei lavori sui versanti Affaccio, Cancello Rosso, Piscopio, Triparni, ex tracciato Ferrovie calabro lucane e Longobardi per il fallimento della ditta

Vibo, Filca Cisl: «In provincia continui rinvii e troppe opere pubbliche che restano incomplete»
La frana di Triparni (repertorio)

«La revoca dell’aggiudicazione dei lavori per la messa in sicurezza dei versanti Affaccio, Cancello Rosso, Piscopio, Triparni, ex tracciato Ferrovie calabro lucane e Longobardi per il fallimento della ditta aggiudicataria, pone seri problemi alle comunità interessate per la situazione di grave pericolo che da tempo è stata denunciata anche dal sindacato». Così in una nota Fabio Blandino, segretario provinciale di Filca Cisl, che sottolinea: «Sono interventi urgenti e indifferibili che le procedure di scorrimento dei partecipanti al bando di gara in oggetto per la determina di nuova aggiudicazione, con i tempi noti a tutti delle lungaggini burocratiche, ancora una volta penalizzano la nostra città che sembra ormai rassegnata a continui rinvii per il completamento di numerose opere pubbliche». [Continua in basso]

«Pur avendo un finanziamento di 8 milioni di euro non si è in grado di eseguire i lavori di somma urgenza e che chiamano in causa la Prefettura e il Genio Civile per convocare immediatamente un tavolo di concertazione con le Istituzioni e le parti sociali per fare il punto di una situazione a dir poco esplosiva», prosegue Blandino. «Troppe le gare di appalto che non vanno a buon fine nella nostra Provincia – aggiunge – a incominciare dalla costruzione del nuovo ospedale che seppur con le dichiarazioni di sblocco degli impedimenti alla realizzazione dell’opera da parte del presidente della Regione Occhiuto, non vedono la riapertura del cantiere. Così è anche per la realizzazione del nuovo reparto di terapia intensiva Covid del vecchio presidio dello Iazzolino, del nuovo Teatro, del sottopasso ferroviario di Vibo Marina, del completamento dei lavori della Villa comunale e del piazzale antistante il monumento a Luigi Razza, della strada di accesso alla Chiesa Regina Pacis, di Via Olivarella e della rotatoria di innesto con la strada provinciale per Triparni. Tante anche le opere stradali e di edilizia scolastica iniziate e non completate».

Il sindacato poi richiama le recenti dichiarazione dell’assessore Russo «che mette in discussione i fondi, definiti fantasma, che con legge regionale erano stati assegnati al Comune di Vibo per l’alluvione del 2006 e che non troverebbero più traccia nel Bilancio della stessa Regione». Dichiarazioni che secondo Blandino «completano uno scenario preoccupante dell’efficienza e dell’efficacia degli Enti preposti alla gestione di tante ingenti risorse e la ricerca di eventuali responsabilità per il danno provocato alla collettività con ritardi ed omissioni che sicuramente saranno oggetto di esame anche delle Autorità competenti. Restiamo sempre convinti come Filca Cisl che tuttavia oggi più che mai, in sintonia con il nostro segretario generale Luigi Sbarra, la chiave di volta dei problemi non sia il muro contro muro ma un rinnovato metodo di lavoro, passando dal conflitto alla partecipazione: imprese, sindacati e istituzioni devono ritrovarsi nello stesso “cantiere riformatore”, cooperando per risolvere i problemi, rilanciando ripresa produttiva e occupazione. Insomma siamo davanti alla necessità di sottoscrivere un nuovo patto sociale per il nostro territorio, a partire dalle emergenze finora evidenziate e realizzare un modello di sviluppo solidale, competitivo e partecipativo, utilizzando al meglio le risorse corpose del Piano di resilienza e tutte le altre opportunità messe a disposizione dei Governi nazionale e regionale».

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