mercoledì,Giugno 11 2025

Fosso Antonucci, il “vicino di casa” che puzza. Nel quartiere Pennello sale l’esasperazione dei residenti: «Una fogna a cielo aperto» – VIDEO

Nel corso dell'anno passa da essere una palude melmosa e stagnante a un rivolo che riversa in mare di tutto. Ora la barriera di sabbia che evita il deflusso non c'è ma i problemi restano tutti

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«Io sono so come fanno i bambini a farsi il bagno qua, dovrebbe quantomeno esserci un divieto di balneazione. Andiamo di male in peggio e speriamo non venga un’alluvione perché sennò qua le cose vanno davvero malissimo». A parlare è un residente del quartiere Pennello mentre osserva il mare di Vibo Marina, dove chiazze marroni galleggiano a pochi metri dalla battigia, in corrispondenza della foce del fosso Antonucci.

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Tra degrado e abbandono, il torrente continua a rappresentare un problema irrisolto per chi vive nell’area. Un corso d’acqua la cui foce è stata a lungo ostruita dalla sabbia, fino a trasformarsi in una fogna a cielo aperto. Da qualche giorno le acque nere e stagnanti, che occupavano il fosso insieme a una distesa verde e melmosa, sono defluite in mare passando attraverso un canale creato nella sabbia. «Una situazione che si ripete ogni anno, poi tutto torna come prima» spiegano alcuni residenti che, questa mattina, si sono dati appuntamento per ripulire l’area provando a raccogliere quanti più rifiuti possibile.

«Qui non si riesce a stare dalla puzza che c’è, ci dobbiamo sbarrare in casa e ora che arriva l’estate non so davvero come possiamo vivere» racconta un signore indossando una mascherina proprio per schermare il cattivo odore. «È uno schifo», aggiunge un altro, «basta guardarsi intorno per rendersene conto. Qualunque amministrazione venga, le problematiche rimangono sempre le stesse: dai marciapiedi invasi da erbacce e rifiuti fino alla mancata manutenzione dei torrenti». E ancora: «Io ho parlato con qualche consigliere comunale che mi ha detto che avrebbero preso provvedimenti, però qui finora non si è visto nessuno».

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Non mancano poi occasioni, raccontano i residenti, in cui i pozzetti fognari rigurgitano liquami che finiscono direttamente all’interno del fosso, alimentando l’inquinamento e i cattivi odori che avvolgono l’intero quartiere. «Bisogna prendere questa situazione di petto e individuare il problema all’origine perché i cittadini non ne possono davvero più – commenta Mino De Pinto, commissario cittadino della Lega -. Io faccio un appello agli organi competenti, alla Procura, alla Prefettura, e soprattutto all’amministrazione comunale. I nostri amministratori devono battere i pugni in Consiglio comunale e farsi rispettare, perché questa zona non può essere chiamata in causa solamente nel periodo elettorale».

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